India: pellegrinaggi e pseudo-scienza al servizio delle elezioni
Oggi a Allahabad si è aperto il Kumbh Mela, in più grande raduno indù al mondo. A inizio gennaio un congresso di esperti ha osannato le presunte scoperte scientifiche del premier. Mitologia e tradizione reinterpretate in chiave nazionalista.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Pellegrinaggi e pseudo-scienza. È su questi due campi che il governo nazionalista indù di Narendra Modi punta per attrarre consensi in vista delle elezioni generali che si terranno tra aprile e maggio. Oggi a Allahabad, città da poco rinominata Prayagraj per via dell’antico nome “troppo islamico”, si è aperto il Kumbh Mela (“pellegrinaggio della brocca”), il più grande raduno al mondo di fedeli indù. A inizio gennaio si è svolta la 106ma edizione dell’Indian Science Congress, in cui alcuni esperti hanno criticato le teorie scientifiche di grandi nomi come Albert Einstein e Isaac Newton, per osannare invece presunte scoperte in campo gravitazionale effettuate dal premier Modi.
Il pellegrinaggio indù si svolge fino al 4 marzo. In tutto, sono attese almeno 120 milioni di persone che si immergeranno nelle acque sacre alla confluenza dei fiumi Gange e Yamuna per espiare i propri peccati. Dalle prime ore dell’alba, almeno 3,3 milioni di pellegrini si sono immersi per il rituale di purificazione. I festeggiamenti sono cominciati con la sfilata di carri colorati delle 13 congregazioni (akharas) di santoni. Con il corpo ricoperto dalla cenere, essi sono scesi al fiume.
Per accogliere la moltitudine, le autorità hanno allestito una mega tendopoli di 32 kmq, dove sono presenti ospedali, banche, cucine da campo e 120mila bagni pubblici. Nell’allestimento sono compresi anche migliaia di cartelloni elettorali e gigantografie del primo ministro, posizionate in modo strategico nelle aree d’immersione.
Oltre al pellegrinaggio, un altro recente evento mostra le ambizioni elettorali del governo. È il tentativo di reinterpretare la scienza in chiave nazionalista indù. Alla conferenza d’inizio gennaio i relatori presenti hanno citato alcuni testi sacri e l’epica indù come “prova” di un antico progresso in campo scientifico. Per loro, l’India sarebbe stata pioniere della civilizzazione.
Gollapalli Nageswara Rao, professore di chimica inorganica, ha detto che Kaurava (un personaggio del poema epico Mahabharata) avrebbe generato 100 figli grazie alla tecnologia delle cellule staminali e alla fecondazione in vitro. Il dott. Kannan Jegathala Krishnan ha poi affermato che Isaac Newton non ha capito la gravità perchè non è stato in grado di spiegare “la forza repulsiva gravitazionale”, al contrario di Modi che avrebbe delineato la teoria delle “onde gravitazionali”. Per questo, si dovrebbero rinominare “Onde di Narendra Modi”.
Sempre nell’ottica di glorificare l’eredità culturale indiana, all’evento è stato affermato che il re Ravana, che nel poema Ramayana ebbe il compito di salvare Lanka dal dominio tirannico di Kewura, aveva 24 tipi di aeroplani e guidava i missili. Un ultimo accenno anche a cristiani, musulmani e ebrei: la Bibbia narra la storia di Adamo nel giardino dell’Eden, dove quattro fiumi sgorgano da una montagna. Quei quattro fiumi potrebbero trovarsi a Pushkar, nello Stato del Rajasthan, e l’arca di Noè potrebbe essersi arenata nell’area di Jalore. Tutte queste “prove”, affermano gli esperti indù, suggeriscono che i profeti ebrei, cristiani e musulmani potrebbero aver vissuto in India e solo in seguito essere emigrati in Israele.
26/02/2019 12:55
21/12/2018 09:05