India: donne dalit fanno cacciare il sacerdote indù che le discrimina
Da tre anni il sacerdote indù impediva ai dalit di entrare nel tempio. Le donne protestano e ottengono la nomina di un fuori casta a capo del luogo religioso.
Mumbai (AsiaNews) Con una protesta pacifica per i loro diritti, le donne dalit di un villaggio indiano hanno ottenuto di poter entrare di nuovo in un tempio indù, vincendo l'opposizione del sacerdote locale. Grazie all'appoggio delle autorità e degli altri abitanti, le fuori casta di Chandan Nagar - distretto di Purnea, nello Stato di Bihar sono riuscite non solo a far rimuovere il prete indù dall'incarico, ma anche ad ottenere la nomina di un dalit come capo del Comitato del tempio. Phuliya Devi, leader del gruppo "ribelle", racconta che la protesta ha aiutato le donne dalit a "prendere coscienza dei propri diritti".
Come riporta il sito internet dell'All India Christian Council, da più di tre anni alle abitanti dalit era vietato l'ingresso al tempio della dea Durga. L'episodio non è isolato: in molte altre zone del Paese le caste più alte proibiscono agli "intoccabili" di entrare nei luoghi religiosi e unirsi alle preghiere.
"Ogni volta che provavamo a visitare il tempio ricorda Madhuri Devi il sacerdote ci diceva che i dalit non potevano entrare". Il prete indù aveva vietato la presenza dei fuori casta persino durante la festa del Durga Puja, tra le più importanti ricorrenze religiose dell'anno. Chanki Devi, un'altra delle donne emarginate, aggiunge: "Ci obbligava a pregare da fuori e puntualmente gettava via le nostre offerte alla dea".
Le dalit di Purnea, però, non si sono arrese e hanno deciso di protestare contro la discriminazione. Risultato: in un recente incontro pubblico convocato dalle autorità, il sacerdote è stato rimosso e a capo del Comitato del tempio sono riuscite a far eleggere S Rajak, un fuori casta.