India, cristiani scontenti: le date delle elezioni nella Settimana Santa
Il voto si svolgerà in sette giornate, dall’11 aprile al 19 maggio. Diverse scuole cattoliche saranno sede di seggio. I vescovi del Tamil Nadu scrivono alla Commissione elettorale per far cambiare la data delle elezioni che in quello Stato si svolgono il 18 aprile, Giovedì Santo.
Mumbai (AsiaNews) – I cristiani dell’India sono “scontenti perché le date delle elezioni sono state fissate durante la Settimana Santa”. Lo afferma ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic). Il leader cristiano riporta il disappunto della minoranza religiosa, soprattutto in quegli Stati in cui la loro presenza è più numerosa. “A Goa – dichiara – dove i cristiani rappresentano un terzo della popolazione, il voto è stato programmato il 23 aprile. Qui i partiti politici si contendono due seggi nella Lok Sabha [Camera bassa del Parlamento indiano, ndr]. Ci sarà un’aspra battaglia durante il Triduo pasquale, che terminerà alle 17 di pomeriggio della Domenica di Pasqua [21 aprile]”.
Questa settimana la Commissione elettorale indiana ha diffuso il calendario delle elezioni generali, cui parteciperanno circa 900 milioni di indiani. Le sette date sono: 11-18-23-29 aprile e 6-12-19 maggio. I seggi da assegnare alla Lok Sabha sono 543.
In Tamil Nadu, continua Sajan K George, “le elezioni si tengono il 18 aprile e coincidono con il Giovedì Santo. Per questo il Consiglio dei vescovi del Tamil Nadu ha scritto alla Commissione elettorale (Eci) per chiedere un cambio di date”.
Mons. Antony Pappusamy, arcivescovo di Pappusamy, ritiene che la coincidenza tra la giornata del voto e il Giovedì Santo “non andrà a favore dei membri della comunità cristiana” perché “coloro che insegnano nelle scuole pubbliche e i funzionari di governo impegnati ai seggi non potranno partecipare alla messa”.
Secondo il vescovo, un altro aspetto critico è il fatto che diverse scuole cattoliche saranno sede di seggio, ma esse si trovano nel compound delle chiese. “Questo è un inconveniente – scrive nella lettera alla Commissione elettorale – perché durante il Triduo pasquale la maggior parte delle chiese organizza i servizi liturgici all’aperto, nell’atrio della struttura”.
L Sahayaraj, vice segretario del Consiglio, lamenta: “I seggi elettorali nelle scuole gestite dalla Chiesa danneggeranno sia i cattolici che i protestanti perché, per questioni di sicurezza, saranno dislocati molti agenti”.
12/04/2019 09:52
26/03/2019 08:55