India, bilancio 2015/2016: Stimoli alla crescita, ma sulle spalle dei bambini
Mumbai (AsiaNews) - Il bilancio 2015/2016 dell'India è "privo di direzione, volto a sostenere una politica economica neoliberale. Ma tutto a scapito delle fasce deboli della società, come i bambini". È il commento che Lenin Raghuvanshi, direttore del People's Vigilance Committee for Human Rights (Pvchr), fa ad AsiaNews in merito al programma economico presentato due giorni fa da Arun Jaitley, ministro federale delle Finanze. Un piano che promette di stimolare la crescita portandolo all'8-8,5% (dal 7,4% dell'anno fiscale corrente) investendo in infrastrutture (11,3 miliardi di dollari) e "mega progetti energetici", tenendo sotto controllo il deficit di bilancio.
"Il bilancio presentato dal governo - spiega ad AsiaNews Raghuvanshi - è ritagliato su campagne come Make in India e incentrato in modo pesante su infrastrutture, energia rinnovabile, agricoltura e difesa. Tuttavia, nel fare questo ha tolto fondi da un settore dove invece sono indispensabili: quello dedicato ai bambini e al loro sviluppo".
Il direttore del Pvchr indica alcuni dei principali tagli compiuti dal governo per stanziare il budget necessario al suo piano: -29% al bilancio per i bambini 2014/2015; -55% sul budget complessivo assegnato al ministero dello Sviluppo della donna e del bambino; -22% in piani sanitari per i bambini; -25% ai programmi educativi per i bambini, ma un +36,55% per un programma rivolto alle madrasse (scuole islamiche) e alle scuole delle minoranze.
Il Pvchr registra poi un calo degli stanziamenti in programmi cruciali come il Sarva Shiksha Abhiyan (-21%, piano che punta a universalizzare l'istruzione elementare) e il Midday Meal (-30%, pranzi gratuiti per migliorare la nutrizione dei bambini).
Il piano di creare 6mila model school a livello locale - ovvero fornire un'istruzione di qualità per i bambini di talento che vivono nelle aree rurali del Paese - ha subito una detrazione del 99,92%.
"Almeno 20,3 milioni di bambini soffrono di malnutrizione - nota ancora Lenin Raghuvanshi - ed è scoraggiante saper che l'Integrated Child Development Scheme (Icds), che si occupa proprio di affrontare il problema della malnutrizione, ha subito una riduzione dei fondi del 54,19%".
Ci sono stati alcuni aumenti in certi progetti, come il +42.86% nei programmi che si occupano di lavoro minorile. Tuttavia, aggiunge l'attivista per i diritti umani, "la domanda resta: come si può definire 'sviluppato' un Paese dove i bambini non sono tenuti in considerazione?".