Incontro Xi-Modi: una ‘guida strategica’ contro il pericolo di guerra
Tra le altre questioni sul tavolo, i leader di Cina e India hanno riconosciuto l’importanza della lotta al terrorismo. Maggiore dialogo per ridurre le tensioni alla frontiera; cooperazione nel campo dello sviluppo sostenibile, della sicurezza alimentare e del cambiamento climatico.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una “guida strategica” degli apparati militari per “rafforzare le comunicazioni e costruire la fiducia e la comprensione”. È l’accordo raggiunto oggi a Wuhan, in Cina, tra il presidente cinese Xi Jinping e la controparte indiana Narendra Modi, in un vertice-lampo di due giorni terminato da poco. Tra le varie questioni affrontate in questo appuntamento denso di impegni, i leader dei due più grandi Paesi asiatici sono giunti al rilevante riconoscimento dell’importanza di mantenere la pace e la tranquillità in tutte le aree del confine tra India e Cina, per evitare il ripetersi delle tensioni alla frontiera che lo scorso anno rischiavano di riaccendere lo scontro militare sull’altopiano di Doklam, in Bhutan.
Vijay Goghale, segretario del ministero indiano degli Esteri, riporta che i due leader hanno discusso di cooperazione e sviluppo. “Abbiamo parlato di come dare impulso ai nostri legami economici – afferma – così come alle relazioni tra le popolazioni. Altri temi affrontati sono stati l’agricoltura, la tecnologia, il campo energetico e il turismo”.
Da quando il premier Modi si è insediato al potere nel 2014, è la quarta volta che incontra il presidente cinese. Il “summit informale” era atteso da tempo. Sul banco degli imputati vi erano la spinosa questione del controllo dei 3.488 km di frontiera e gli accordi sulla strategia “Belt and Road”, la cintura di porti e autostrade con cui Pechino vuole far arrivare le proprie merci fino al cuore dell’Europa, e che Delhi contrasta per la parte che interessa il territorio conteso del Kashmir con il Pakistan.
Gokhale plaude alla riuscita del summit, durante il quale “i due leader hanno dimostrato di avere la maturità e la saggezza di affrontare le rispettive differenze attraverso discussioni pacifiche”. “Vogliamo rispettare – ha sottolineato – l’uno la sensibilità dell’altro, i problemi e le aspirazioni”. Tra gli altri argomenti affrontati, riferisce il funzionario di Delhi, anche il riconoscimento “della comune minaccia posta dal terrorismo e l’impegno a cooperare in futuro nel contrasto al terrorismo”. Il premier indiano ha poi menzionato l’importanza di rendere i commerci tra i due Paesi più equilibrati e la possibilità di esportare in Cina prodotti agricoli e farmaceutici. Infine, l’impegno a collaborare nel campo del cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile e della sicurezza alimentare.
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