17/09/2004, 00.00
corea del sud
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In una parrocchia più di 600 persone iniziano il catecumenato per diventare cattolici

Laici e religiosi impegnati nella missione cittadina nelle strade e negli incontri porta a porta

Seoul (AsiaNews/Ucan) – Più di 600 catecumeni sono arrivati nella  parrocchia di Taechon-dong a Suwon (sud di Seoul), grazie all'intensa attività di evangelizzazione portata avanti dai fedeli e dai missionari locali. I catecumeni hanno espresso il desiderosi di convertirsi al cattolicesimo e saranno battezzati la prossima Pasqua. Prima dovranno frequentare il catechismo.

A maggio la parrocchia di Taechon-dong ha iniziato un'efficace campagna missionaria, dal titolo "Nuova famiglia per Dio". Theresa Kim Suk-kyong, presidente del Comitato delle piccole comunità cristiane della parrocchia, ha detto che  "la campagna è stata un successo anche perché ha rafforzato la coesione e la fede dei parrocchiani". "Ci aspettiamo che il numero dei catecumeni cresca ancora", ha aggiunto.

Il successo della missione è dipeso dal grande impegno dei partecipanti e da una buona organizzazione. Theresa Kim ha raccontato nei 3 mesi della campagna i parrocchiani "hanno setacciato tutto il territorio e il vicinato parlando con la gente e distribuendo opuscoli informativi per strada e porta a porta ". Alla fine hanno raccolto 1.200 schede di adesione.

La parrocchia ha organizzato anche un Comitato per la missione e tenuto alcuni eventi: un seminario sulla ricerca delle "nuove famiglie" e una giornata di festa aperta a tutti. Quest'ultima iniziativa, che prevedeva un incontro di presentazione del cattolicesimo, esibizioni musicali e una cena, ha attratto circa 700 persone.

La missione deve essere rivolta non solo ai "futuri fedeli", ma anche a quelli "presenti", ha spiegato p. Matthias Kang Jeong-keun, parroco di Taechon-dong. "I cattolici si devono convincere dell'importanza dell'evangelizzazione, solo così essa risulterà efficace sul prossimo", ha aggiunto il sacerdote.

I nuovi catecumeni dovranno imparare a pregare, leggere la Bibbia, partecipare alle funzioni religiose. "Da prima del Battesimo fino alla Cresima, 70 insegnanti 'speciali' seguiranno i 600 fedeli nel loro cammino verso la fede", ha spiegato p. Kang.

Le donne hanno svolto un ruolo importante nella campagna. "Alcune madri hanno messo nella missione lo stesso impegno che dedicano alla cura della propria famiglia", ha detto Cecilia Yoo Ok-hee, presidente del Comitato per la missione. Ha poi raccontato che il lavoro si svolgeva dalle 9 della mattina alle 10 di sera per 2 o 3 giorni alla settimana. "Mi sentivo in colpa verso mio marito e i miei figli, pensavo di trascurarli, ma loro mi hanno sostenuto e incoraggiato", ha concluso la donna. I missionari non hanno ricevuto sempre una buona accoglienza. Alcuni dei passanti si rivolgevano a loro con sarcasmo o indifferenza.

I parrocchiani registrati nella chiesa di Taechon-dong sono 4.865, ma solo 1.400 partecipano alla messa domenicale. Secondo la Conferenza episcopale della Corea, su una popolazione di 46.818.000 abitanti, i cattolici sono 4,4 milioni. I praticanti sono il 26,9%, i non praticanti il 35,7%.

La Conferenza episcopale definisce "cattolico non praticante" il battezzato che per 3 anni consecutivi non riceve la comunione o la confessione a Natale o a Pasqua. La partecipazione alla confessione è verificata dai cosiddetti " biglietti della confessione" che i cattolici sono pregati di consegnare in queste occasioni.
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