In pericolo un quarto della popolazione a causa dei tagli negli aiuti umanitari
Hong Kong (Asia News) "I donatori internazionali dovrebbero anche fornire assistenza per lo sviluppo, oltre che cibo, medicine e aiuto umanitario", ha affermato lo scorso 2 marzo Kathi Zellweger, direttrice della International Co-Operation della Caritas di Hong Kong, di ritorno da una visita a Pyongyang.
La Zellweger, che negli ultimi 9 anni ha visitato la Corea del Nord in oltre 50 occasioni, ha affermato che l'atmosfera sta cambiando dopo che le agenzie umanitarie sembrano essere riuscite a convincere le autorità governative a dare presto il via a riforme economiche. L'aiuto straniero è importante, ha aggiunto, "perché il Paese è ora più aperto e i primi passi delle nuove riforme stanno per essere realizzati, ma le vite di molti dipendono ancora da questi aiuti".
E come segno dei tempi che stanno cambiando, la Zellweger ha indicato il fatto che sono ora visibili nella Corea del Nord grandi cartelloni pubblicitari che reclamizzano a livello nazionale una nuova auto, la Whistler. In precedenza, tali cartelloni erano riservati solo alla propaganda governativa.
E' comunque sempre importante che le organizzazioni umanitarie continuino ad inviare aiuti, magari, anzi, maggiori. "C'è circa un milione e mezzo di persone che rischia di soffrire di fame prima della fine di marzo, poiché il World Food Program (WFP), grazie al quale la Caritas poteva distribuire cibo ai più bisognosi, ha dovuto annullare diverse spedizioni navali di prodotti alimentari a causa di una diminuzione di fondi. La Zellweger ha aggiunto che Masood Hyder, del WFP, ha fatto sapere che la crescente carenza di fondi ha interrotto la fornitura continua di derrate alimentari per sei milioni e mezzo di nord-coreani affamati, cioè più di un quarto dei 23 milioni di cittadini.
"Solo centomila persone continuano a ricevere dal WFP ogni cosa di cui necessita, a parte le 2.500 tonnellate di riso che la Caritas riceve e distribuisce tra 75.000 donne in gravidanza o madri impegnate nell'allattamento dei figli. La Zellweger ha aggiunto che le spedizioni di derrate alimentari "sono solo una goccia che cade su una pietra che scotta", visto che "permettono alle donne di assorbire solo metà delle calorie quotidiane necessarie, e per di più per soli 175 giorni".
La Zellweger teme che la nuova situazione finisca con il colpire soprattutto i più piccoli, anche se negli anni scorsi i casi di scarsa nutrizione tra i giovanissimi avevano registrato una flessione. Per la direttrice della Caritas, aprile e maggio si preannunciano come "mesi critici" per trovare nuovi fondi che permettano di rifornire di cibo i nord-coreani affamati.
Fino ad oggi la Caritas ha ricevuto solo il 73 per cento dei 2.67 milioni di dollari chiesti lo scorso anno per i bisogni dei nord-coreani. Ad aprile partirà una nuova campagna mondiale per la raccolta di fondi.
Il WFP distribuisce mensilmente nel mondo circa 40.000 tonnellate di cibo, ad un costo di 14 milioni di dollari.
11/11/2019 15:34