08/05/2004, 00.00
Nigeria
Invia ad un amico

In fuga centinaia di musulmani Fula

Yelwa (AsiaNews) - Sono 630 i corpi privi di vita seppelliti, dai contadini di Yelwa, contea di Shendam, nel centro della Nigeria a 300 km ad est della capitale federale Abuja. In fretta come vuole la tradizione islamica e in una fossa comune. La notizia della sepoltura, data dal capo villaggio locale, Yakubu Haruna, è stata confermata da molte persone presenti nei luoghi degli episodi sanguinosi. Alcune persone sono state seppellite nei propri orti, mentre proseguivano gli attacchi. Gli abitanti di Yelwa, villaggio a maggioranza musulmana, continuano a fuggire nonostante i posti di blocco delle milizie cristiane. Fonti della croce rossa parlano dell'arrivo di molti feriti all'ospedale di Lafia, capoluogo della stato provinciale di Nasrawa. La carenza di posti letto ha costretto la direzione dell'ospedale ad accomodare i feriti su materassi di fortuna o semplicemente sul pavimento. 955 famiglie fuggite da Yelwa vivono da giorni all'interno della scuola elementare di Lafia, dove scarseggiano le condizioni igenico-sanitarie. Abdel Kader Oreiri, il  responsabile del gruppo integralista islamico nigeriano "Nasr Al-Islam" (vittoria all'Islam) ritiene che si tratti di uno "sterminio di musulmani". Il conflitto, scoppiato il 2 maggio, assomiglia ad una guerra tribale fra due componenti etniche: i Tarok cristiani ed i Fula musulmani piuttosto che ad uno scontro di natura religiosa. La causa del conflitto trova le sue radici nella rivalità fra le due tribù per il controllo di terre agricole fertili situate nella parte meridionale della provincia di Plateau. L'attrito è stato incrementato dall'odio religioso fra le due principali religioni del paese più popolato d'Africa. Domenica scorsa, 2 maggio, i cristiani Tarok hanno attaccato i musulmani Fula e Hausa con mitra kalashnikov ed asce, dando alle fiamme decine di case ed una moschea. I Tarok sono principalmente degli agricoltori sedentari cristiani, mentre i loro rivali i Fula e gli Hausa sono allevatori, a volte nomadi, considerati intrusi dai Tarok e soprattutto rei di danneggiare il raccolto con i loro bestiami. La Nigeria è quasi divisa in due: 12 province del nord che hanno introdotto la legge della sharia islamica e dove vige una forte persecuzione dei cristiani, ed il sud, a maggioranza cristiana ed animista. Conflitti simili hanno provocato oltre 10 mila morti nel paese, da quando è arrivato al potere il presidente Obasanjo nel 1999. (PB)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Arcivescovo di Jos: Non dimenticate che anche noi soffriamo, Boko Haram va fermata
12/01/2015
Card. Onayekan: Religioni e violenza terrorista in Nigeria
20/06/2013
Lo Stato islamico ‘decapita’ 11 ostaggi cristiani
27/12/2019 21:01
La Nigeria abbandona il dollaro: è lo yuan la nuova ‘moneta africana’
15/06/2018 10:15
Card. Onaiyekan: L’Eucaristia, vero motore del cambiamento del mondo
21/01/2016 10:00


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”