In cinque anni è cresciuto il numero dei sacerdoti in Asia e in Africa
L'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa ha analizzato le variazioni del numero di sacerdoti nel mondo tra il 2013 e il 2018: in totale sono 414 mila, in lievissimo calo in termini generali (0,3%). Aumentano i sacerdoti diocesani (+ 0,5%), diminuiscono (2%) i religiosi.
Città del Vaticano (AsiaNews) – In cinque anni è cresciuto il numero dei sacerdoti in Asia e in Africa, ma a livello mondiale il loro numero – sono 414mila - è diminuito, seppure di pochissimo, lo 0,3%. E’ uno dei dati presentati dall’Annuario statistico della Chiesa che ha analizzato il periodo 2013 – 2018, arco di tempo nel quale sono stati ordinati 43mila sacerdoti, la metà dei quali tra Asia e Africa.
L'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa ha analizzato le variazioni del numero di sacerdoti nel mondo tra il 2013 e il 2018: in totale sono 414 mila, in lievissimo calo in termini generali (0,3%). Nell'arco di tempo preso in considerazione sono stati ordinati 43 mila preti, la metà dei quali distribuiti equamente tra il continente africano e quello asiatico
La pubblicazione dell’Annuario Statistico della Chiesa per l’anno 2018 consente di esaminare le caratteristiche statistiche e dinamiche dei sacerdoti nelle diverse realtà ecclesiali tra il 2013 e il 2018.
Differenziando l’analisi sia territorialmente, sia a seconda del clero di appartenenza dei sacerdoti (diocesano e religioso) si possono ricavare alcuni interessanti spunti di riflessione.
Come già visto, il numero complessivo dei sacerdoti nel mondo è venuto decrescendo dal 2013 al 2018, passando da 415.348 a 414.065. La contrazione (di 0,3%) è concentrata nell’ultima parte del periodo. In controtendenza è quanto accaduto in Africa e in Asia, con un +14,3% e un +11,0%, rispettivamente (e con un incremento di oltre 2.200 unità soltanto nel 2018). Nello stesso periodo, l’America è in una situazione di quasi stazionarietà attorno ad una media di circa 122 mila unità. Europa ed Oceania, infine, responsabili della diminuzione a livello planetario, mostrano una diminuzione di oltre il 7%, e di 1,1%, rispettivamente.
Guardando alla consistenza di sacerdoti diocesani e religiosi, si osserva che mentre il numero mondiale dei primi mostra un andamento crescente (con un aumento complessivo di quasi lo 0,5% pari ad oltre 1.300 unità in più), quello dei secondi registra un andamento decrescente (con una contrazione complessiva di quasi il 2% pari ad oltre 2.600 unità in meno).
Passando all’analisi per continente, si nota che i sacerdoti religiosi sono diminuiti in Europa (8,3%), in America (6,7%) e in Oceania (3,1%) mentre sono aumentati in Asia (+12,8%) e in Africa (+9,7%). Il miglioramento nella consistenza totale dei sacerdoti diocesani, invece, è imputabile alla rapida espansione della presenza diocesana in Africa (dove il numero è aumentato del 16,4%), in Asia (dove la crescita è stata del 10,8%) e nelle Americhe esclusa quella del Nord (+2,2%), viceversa l’Europa manifesta una netta diminuzione (-6,7%).
Quanto alla distribuzione geografica, l’Europa, pur detenendo la quota più elevata, vede diminuire considerevolmente il numero dei sacerdoti: nel 2013 gli oltre 184 mila sacerdoti rappresentavano il 44,3% del totale, nel 2018 erano scesi al 41,3%. Africa e Asia, al contrario, hanno guadagnato terreno conquistando complessivamente una percentuale del 25,7% del totale mondiale dal 22,9% nel 2013. L’America mantiene una frazione di circa il 30%, mentre l’Oceania rimane relativamente stabile attorno ad una quota di poco più dell’1,1%.
Nell’arco temporale 2013-2018 le ordinazioni sono state complessivamente oltre 43 mila, con l’America che ha rappresentato il 28,3% del totale seguita da Africa (25,5%), Asia (25,2%), Europa (20,3%) e da Oceania (il restante 0,7%).
Tra i fattori di riduzione della compagine sacerdotale, si osserva che, tra il 2013 e il 2018, il numero dei decessi tra i sacerdoti è stato di 4.000 unità circa inferiore alle ordinazioni, superando nel mondo le 39 mila unità. In Europa, caratterizzata da un corpo sacerdotale nettamente più anziano, i decessi hanno sopravanzato le ordinazioni di quasi 15 mila unità e sono stati 23.365 unità. Essi sono, tuttavia, compensati dal saldo positivo registrato complessivamente in Asia e, soprattutto, in Africa, dove l’età media della popolazione sacerdotale risulta più contenuta. Quasi in perfetta parità, infine, il bilancio demografico in America.
Il livello della mortalità varia ragguardevolmente nelle diverse aree geografiche, e nel periodo di tempo di osservazione alcune aree (Africa, America Centro Continentale, Asia del Sud Est) presentano dei quozienti di mortalità fra loro molto vicini e comunque più bassi per tutte le aree geografiche qui prese in considerazione.
Il fenomeno delle defezioni, in generale, ha interessato quasi 6 mila sacerdoti nel mondo nel periodo 2014-2018. Quanto alla distribuzione territoriale del dato, oltre l’81% delle defezioni è avvenuto in America e in Europa, mentre le altre aree ne hanno sofferto in maniera piuttosto contenuta.
Ultimo dato: le poste migratorie risultano positive e di qualche rilievo per l’America del Nord e Centro, per l’Europa e l’Oceania e quelle negative importanti per l’Africa, per l’Asia e per il Sud America.