In Thailandia nona vittima dell'influenza aviaria
Bangkok (AsiaNews/AP) In Thailandia, salgono a 9 le vittime dell'H5N1 virus dell'influenza aviaria che può uccidere l'uomo. Ieri nella provincia del Prachinburi, un ragazzo di 18 anni, ancora non identificato, è morto in seguito a contagio di H5N1. Lo ha confermato Charal Trinvuthipong, direttore generale del dipartimento per il controllo delle malattie infettive del Ministero della sanità, Il giovane allevava polli da combattimento. Il contagio potrebbe essere avvenuto dopo che il ragazzo aveva succhiato del sangue dalla bocca dei suoi animali feriti. Il portavoce del ministero della sanità ha informato che la pratica è molto diffusa in questo tipo di sport. Il caso di ieri è il primo nel Paese da luglio, quando la malattia si è ripresentata in Asia. Il Ministero della sanità ha detto che tutti i polli nel raggio di 2km dall'abitazione della vittima sono stati già soppressi. In Thailandia 24 province su 76 sono state colpite dalla malattia e 14 sono ancora sotto controllo. Con quest'ultima morte sale a 28 il numero delle vittime di quest'anno in Asia. In Vietnam, 16 persone sono morte a gennaio durante la prima epidemia di influenza dei polli. A luglio in Vietnam si sono registrati 3 morti, infetti da H5N1. Lo scorso 5 settembre, un bambino di 14 mesi è morto forse dopo aver contratto il virus. Le autorità assicurano che la malattia è sotto controllo e smentiscono le ipotesi dei medici su un contagio da H5N1. Si aspettano intanto ulteriori analisi sul caso.
Nel continente asiatico l'influenza aviaria ha sterminato interi pollai e aziende avicole, costringendo le autorità a sopprimere milioni di volatili da allevamento. Fonti ufficiali hanno reso noto che oggi la Malaysia ha portato a termine l'eliminazione di oltre 1.800 poli e anatre dopo che il 17 agosto si erano registrati 2 casi di influenza aviaria tra polli da combattimento. Il governo ha promesso di aumentare i controlli sul commercio di pollame di contrabbando dalla vicina Thailandia. Il mese scorso, in seguito alla notizia, diversi Paesi avevano bloccato l'esportazione di pollame dalla Malaysia. Le autorità sono però ottimiste sulla ripresa dei commerci almeno con Singapore, maggiore acquirente della Malaysia. Cominceranno a circolare sul mercato solo uova e animali con appositi certificati di garanzia. Per ora in questo Paese nessun essere umano è stato contagiato.
Nelle ultime settimane, alcuni scienziati olandesi dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam, hanno avvertito che l' H5N1 potrebbe diffondersi tra i gatti. Il virus per ora non si contagia tra esseri umani. Gli studiosi avvertono che quando e se questo avverrà costituirà una seria minaccia per milioni di persone. "L'Organizzazione mondiale della sanità (WHO) continua a ricordare ai suoi membri, che il passaggio del virus dai volatili all'uomo è solo questione di tempo", ha detto Kumara Rai, responsabile del WHO in Thailandia. (MA)