In Libia la “caccia all’uomo” Gheddafi
Milano (AsiaNews) - La guerra in Libia è quasi del tutto scomparsa dai giornali e dalle Tv. A poca distanza dalla nostra Italia, tutte le notti (a volte anche di giorno) decine di aerei sganciano bombe su Tripoli e altre città della Tripolitania, ma non se ne parla più. La guerra in Libia è ormai tabù. Un silenzio che grida perché il Vicario apostolico di Tripoli, mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, quasi ogni giorno lancia appelli e denunzia questa folle guerra iniziata come “intervento umanitario” per salvare i libici dalle violenze di Gheddafi e ormai diventata una “caccia all’uomo”, a costo di massacrare altri innocenti.
Nei giorni scorsi mons. Martinelli ha dichiarato ad Asia News: “La Nato ha intensificato i bombardamenti e continua a fare vittime. I missili stanno cadendo ovunque e purtroppo non colpiscono solo zone militari, ma anche civili. La gente a Tripoli soffre, anche se nessuno ne parla”. Solo nell’ultima settimana il vescovo ha denunziato il bombardamento di un ospedale, di un quartiere popolare e di una chiesa copta situata a poche centinaia di metri da una caserma militare. Intanto, la Nato ha annunciato l’estensione della missione in Libia di altri 90 giorni. “Questa decisione è un chiaro messaggio al regime di Gheddafi”, ha affermato Anders Fogh Rasmussen segretario generale della Nato. Che equivale a dire: andremo avanti fin che avremo costretto Gheddafi a dare le dimissioni o l’avremo centrato con una delle nostre bombe sempre più “intelligenti”. E ha definito i bombardamenti come parte dell’intervento umanitario per proteggere il popolo libico! Ci vuole una bella faccia tosta, a mentire in modo così smaccato! Chi mai può credere che i quotidiani bombardamenti giorno e notte su Tripoli sono fatti per difendere il popolo libico? Ecco perché stampa e Tv occidentali non parlano più della guerra in Libia. Non sanno più come giustificare una così evidente violazione dei diritti umani, fatta proprio dai Paesi che vorrebbero esportare la democrazia e il rispetto dei diritti dell’uomo nel mondo arabo-islamico!
E poi, chi ha dato alla Nato il potere di uccidere il tiranno? Può Dio benedire la Nato e i paesi della Nato che portano avanti da mesi una vera guerra contro un popolo, solo per togliere di mezzo un uomo, sia pure un tiranno? L’intervento umanitario iniziale sta assumendo i contorni di un crimine di stato. L’Onu aveva giustificato la “No fly zone”, per impedire che gli aerei libici bombardassero i ribelli della Cirenaica. Ma in pochi giorni le forze aeree della Libia vennero facilmente azzerate. Poi si è passati a bombardare i mezzi militari di terra che avanzavano verso Bengasi e si continua, da più di due mesi, a bombardare le città della Cirenaica, non per proteggere il popolo libico da Gheddafi, ma per la “caccia all’uomo” Gheddafi, il che sta scavando un abisso di odio di vendetta fra le due parti del paese, Tripolitania e Cirenaica, che erano e sono pro o contro il raìs. Mons. Martinelli ha più volte proposto, sostenuto da diversi appelli di Benedetto XVI (che l’ha ancora ricevuto pochi giorni fa), un cessate il fuoco e l’apertura di trattative diplomatiche fra le due parti della Libia. E ancora ultimamente ha denunziato l’Occidente che si è chiaramente schierato con la Cirenaica, quando ha detto che “bisogna tener conto di tutte e due le parti del popolo libico e del paese Libia”.
Le anomalie di questa guerra sono infinite e dimostrano che anche in Occidente soffriamo di una disinformazione colossale. Ripeto l’interrogativo retorico: può Dio benedire la Nato, i governi e i popoli della Nato, che portano avanti una guerra anomala di questo tipo (iniziata e continuata per motivi economici e non umanitari), contro un uomo marchiato come un mostro (le notizie che si pubblicano sono tutte da verificare) e contro metà del suo popolo che lo sostiene?