Impasse all’Onu sulla Siria. Russia e Cina bloccano il piano della Lega araba
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha discusso per un giorno intero sulla crisi siriana senza giungere a una conclusione. Anche l’India è contraria a pressioni esterne, e chiede che un processo politico cominci condotto da siriani, rispettando la sovranità del Paese.
New York (AsiaNews/Agenzie) – Un giorno di dibattito al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi siriana si è concluso senza un nulla di fatto. La discussione si è centrata sulla proposta di adottare un piano della Lega araba per porre fine alla violanza e ottenere che il presidente Bashar al-Assad faccia un passo indietro. Il Primo ministro del Qatar, fra i più duri verso il regime siriano, ha chiesto che il Consiglio di sicurezza faccia passi per fermare la “machina assassina” di Damasco. La Russia e la Cina si sono opposte al piano della Lega araba. Anche l’India si è detta contraria a interventi dall’esterno., e in particolare all’uso della forza. Ma ha chiesto che si cooperi con la Lega araba. “Un processo politico deve cominciare senza ulteriori ritardi. Il processo deve essere condotto da siriani, e rispettare la sovranità, l’unità e l’integrità territoriale della Siria” ha dichiarato l’ambasciatore indiano all’Onu Jardeep Singh Puri.
Nettamente contrario al piano arabo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “Non penso che la politica russa consista nel chiedere alla gente di andarsene. Condanniamo con forza l’uso della forza contro i civili da parte del governo. Ma condanniamo con forza eguale le attività dei gruppi armati estremisti che attaccano le forze del governo”, ha dichiarato.
Pechino si è collocata sulla stessa linea. “La Cina si oppone risolutamente alle spinte per un cambio di regime forzato in Siria, dal momento che un passo del genere violerebbe la Carta delle Nazioni Unite e le norme fondamentali che guidano la prassi delle relazioni internazionali” ha dichiarato l’ambasciatore cinese all’Onu Li Baodong. L’ambasciatore russo Vitaly Churlin ha però aggiunto che il Consiglio di sicurezza può e deve raggiungere un consenso sulla Siria. Ma ha precisato che la bozza di risoluzione deve avere il consenso di tutte le parti interessate, compreso il governo di Damasco.
Nettamente contrario al piano arabo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “Non penso che la politica russa consista nel chiedere alla gente di andarsene. Condanniamo con forza l’uso della forza contro i civili da parte del governo. Ma condanniamo con forza eguale le attività dei gruppi armati estremisti che attaccano le forze del governo”, ha dichiarato.
Pechino si è collocata sulla stessa linea. “La Cina si oppone risolutamente alle spinte per un cambio di regime forzato in Siria, dal momento che un passo del genere violerebbe la Carta delle Nazioni Unite e le norme fondamentali che guidano la prassi delle relazioni internazionali” ha dichiarato l’ambasciatore cinese all’Onu Li Baodong. L’ambasciatore russo Vitaly Churlin ha però aggiunto che il Consiglio di sicurezza può e deve raggiungere un consenso sulla Siria. Ma ha precisato che la bozza di risoluzione deve avere il consenso di tutte le parti interessate, compreso il governo di Damasco.
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