Imam di Kirkuk: gli attacchi ai cristiani sono “contrari all’islam”
Durante la preghiera del venerdì i leader musulmani lodano l’impegno della Chiesa nel dialogo e condannano gli attentati di due giorni fa contro obiettivi cristiani. L’arcidiocesi aiuta a riparare i danni subiti anche dalle famiglie musulmane.
Kirkuk (AsiaNews) – Una dura condanna agli attentati contro i cristiani è arrivata oggi dalle moschee di Kirkuk. Fonti di AsiaNews nella città del nord Iraq riferiscono che durante la tradizionale preghiera del venerdì gli imam hanno definito come atti “contrari all’islam” le due autobomba esplose lo scorso 9 gennaio davanti alla locale cattedrale caldea e la chiesa siro-ortodossa di Mar Ephrem.
Alcuni leader religiosi musulmani, “stupefatti e addolorati” per l’accaduto, ricordano il “ruolo positivo” svolto dall’arcivescovado caldeo nel mantenere il dialogo tra i diversi gruppi etnici e religiosi della città e il “rispetto” mostrato loro dai cristiani durante il mese di Ramadan. Gli imam sottolineano con forza che “attentati di questo genere sono estranei alla religione” e anzi arrecano un “grave danno all’islam stesso”. Da ieri numerosi rappresentanti musulmani si stanno recando in visita all’arcivescovo caldeo, mons. Louis Sako, per esprimere la loro solidarietà.
Le due autobomba di mercoledì scorso hanno provocato solo danni materiali, già riparati. Nella deflagrazione sono state danneggiate anche quattro abitazioni private, tutte appartenenti a famiglie musulmane. Ai lavori di ricostruzione ha contribuito anche l’arcidiocesi.
Oggi nevica a Kirkuk, e tra la gente si dice che è il Cielo che manda un segno di pace per il Paese.
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