14/02/2025, 08.32
RUSSIA-AFRICA
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Il terrore russo degli eredi della Wagner in Centrafrica

di Vladimir Rozanskij

Nuove testimonianze riaccendon i riflettori sulle violenze degli ex miliziani della Compagnia di Prigožin che a Bangui per conto di Mosca sostengono il presidente Touadéra in cambio di cospicui interessi nell’estrazione di oro e diamanti e nella raccolta del legname.

Mosca (AsiaNews) - Gli eredi della compagnia Wagner, che per anni ha curato gli interessi del Cremlino in Africa prima della scomparsa del suo fondatore Evgenij Prigožin, si sono trasformati nella Repubblica Centrafricana in una specie di “polizia al di sopra della legge”, derubando e terrorizzando l’intera popolazione. Dal 2018 i mercenari russi costituiscono la guardia personale del presidente e degli alti funzionari del governo di Bangui, e si occupano dell’addestramento delle forze armate del Paese.

Come raccontato da alcuni cittadini africani a Radio Svoboda, a fine gennaio un gruppo di 7 persone armate e mascherate, che parlavano con accento russo, si è presentato dopo mezzogiorno, alla guida di un pick-up, nella campagna dove stava lavorando il 35enne Privat Damabakisi, in un piccolo villaggio non lontano dalla frontiera con il Camerun. Privat ha parlato al telefono con il fratello Elvin, dicendogli di non preoccuparsi, perché lui non aveva conti in sospeso con i russi. Questi invece lo hanno sbattuto in macchina, cominciando a percuoterlo con bastoni e catene e portandolo in luogo sconosciuto.

Il giorno dopo, la polizia locale ha comunicato alla moglie Nelli e al fratello che Privat era accusato di commercio illegale di alcuni articoli, presumibilmente dei trasmettitori radio, rubati dalla vicina base militare, sede dei mercenari russi. Nessuno ha più visto Damabakisi, né si conosce dove sia finito il suo corpo. Anche solo parlare con i giornalisti è fonte di grande preoccupazione per Elvin, e per tanti altri che si rifiutano di rispondere o commentare eventi simili, che si ripetono piuttosto di frequente.

Già nel 2018 erano stati uccisi e fatti scomparire alcuni giornalisti russi, Orkhan Džemal, Aleksandr Rastorguev e Kirill Radčenko, che stavano girando un documentario sulle attività della compagnia Wagner. Il ministero degli esteri di Mosca e il Comitato investigativo della Russia hanno sempre negato l’accaduto, e che possano comunque essere implicati dei combattenti russi, affermando che probabilmente i giornalisti sono stati uccisi da banditi locali.

Il Centrafrica è un Paese ricco di risorse naturali, ma da tempo infestato da conflitti etnici, che lasciano la popolazione in stato di grave indigenza e di estesa e inarrestabile corruzione. La repubblica di Bangui è stata anche il campo di sperimentazione di un pericoloso progetto politico, con un colpo di Stato affidato a una compagnia militare privata come la Wagner, che combina le azioni belliche con quelle commerciali, soprattutto nell’estrazione dell’oro, dei diamanti e nella raccolta del legname.

Nonostante i tanti servizi giornalistici di varie agenzie, come Radio Svoboda e Currentime, che hanno denunciato le azioni dei mercenari russi in questa regione africana e altre, come in Siria e in Ucraina, non si vede alcun freno alla loro intraprendenza anche dopo lo scioglimento formale della compagnia nel 2023, e il loro reclutamento più o meno ufficiale nelle forze armate russe. In particolare in Centrafrica il loro status rimane legato al controllo del potere centrale senza una definizione legale, proteggendo la presidenza di Faustin-Archange Touadéra, al potere dal 2015 e rieletto nel 2020, quando venne escluso dalle elezioni il suo avversario, François Bozizu, per ragioni alquanto dubbie. 

Dopo la morte di Prigožin, il curatore degli affari russi in Centrafrica è il diplomatico Denis Pavlov, già rappresentante del Cremlino all’Unesco, all’Onu, alla Ue a Parigi, Ginevra e Bruxelles, ma secondo tutti più che altro un membro di alto livello dei servizi dell’Fsb. La sua copertura permette agli ex “musicisti” (che sarebbero oltre 2mila nella zona) di presentarsi come funzionari governativi o esponenti di istituzioni statali, con totale libertà di azione in tutto il territorio centrafricano. In tutto il Paese, dalla città alle campagne, la popolazione vive costantemente nel terrore degli uomini russi mascherati.

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