Il terremoto costringe la “dea vivente” del Nepal a uscire e camminare in strada
Lalitpur (AsiaNews) - Il terribile terremoto del 25 aprile ha costretto la più longeva “dea vivente” del Nepal a camminare per strada per la prima volta nella sua vita. Prima del sisma di magnitudo 7.8 - che ha causato oltre 8.700 vittime accertate - Dhana Kumari Bajracharya era apparsa in pubblico solo trasportata su una portantina decorata in legno.
“Non avrei mai pensato di dover abbandonare la casa in questo modo”, ha dichiarato la dea in una rara intervista ad Agence France-Presse. Il terremoto ha colpito anche la casa di cinque piani della dea vivente, che ha dovuto lasciare il suo quartiere nella storica città di Patan (Lalitpur, a sud di Kathmandu) per la prima volta in trent’anni. La dea di 63 anni aggiunge: “Forse gli dei sono arrabbiati perché le persone non rispettano più le tradizioni”.
La “divinità vivente” del Paese himalayano, conosciuta con il nome di Kumari (“vergine”), vive isolata e appare di rado in pubblico. Viene scelta tra le bambine pre-adolescenti della comunità newar, è considerata la reincarnazione della dea indù Taleju Bhawani e combina elementi del culto induista e buddista. I criteri con cui viene selezionata sono molto rigidi e comprendono specifici attributi fisici: un corpo incontaminato, un “torace di leone e gambe come un cervo”.
Bajracharya è salita al trono nel 1954 all’età di due anni e ha regnato per 30 anni come Kumari di Patan. Una Kumari di solito viene detronizzata alla comparsa del primo ciclo mestruale, ma Bajracharya ha continuato a regnare dal momento che non le è mai comparso il menarca. Costretta ad andare in “pensione” nel 1984, ha deciso di continuare a condurre la vita di reincarnata. La nipote, Chanira, è stata scelta come nuova Kumari nel 2001.