29/12/2004, 00.00
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Il soccorso cattolico d’Asia alle vittime del terremoto

Solidarietà e aiuti da tutta la Chiesa in Asia. Per la prima volta cattolici cinesi inviano denaro all’estero per aiuti.

Bangkok (AsiaNews/Ucan) – La chiesa cattolica d’Asia sta rispondendo alle necessità delle popolazioni colpite dal terremoto che ha seminato morte e devastazione nel sudest del continente. Attraverso le Caritas locali e Caritas Internazionale, gli organismi cattolici preposti alla cura dei poveri e alla solidarietà, i vescovi e i fedeli cattolici d’Asia stanno inviando aiuti economici per le migliaia di persone sfollate e rimaste senza casa a causa dello tsunami del 26 dicembre. AL momento la somma raccolta è di 1 milione 700 mila dollari. La Conferenza episcopale italiana ha stanziato 3 milioni di euro per l’emergenza.

Ecco di seguito un breve resoconto della “macchina della carità” cattolica già operante in tutta l’Asia.

Caritas Asia, con sede in India, sta coordinando gli aiuti che dalle Caritas nazionali arrivano agli enti caritativi locali. “Tutte le 162 Caritas del mondo hanno già predisposto denaro, personale e materiale per la tragedia dello tsunami” afferma padre Yvon Ambrosie, direttore di Caritas Asia. Padre Ambrosie riferisce che un team di emergenza sta per raggiungere lo Sri Lanka, un altro sta per essere operativo in India, mentre lui stesso si sta per recare in Indonesia e in Thailandia per coordinare in prima persona gli aiuti cattolici alle popolazioni colpite.

In Cina i cattolici manifestano la loro solidarietà con l’invio di 6 mila dollari attraverso il Beifang Jinde Catholic Service Centre di Shijiazhuang (350 km sudovest di Pechino). “È la prima volta che il centro fa una donazione fuori dalla Cina” afferma il direttore padre Johan Baptist Zhang Shijiang. “Anche se piccola questa somma rappresenta la cura e la preoccupazione dei cattolici cinesi per le persone colpite dal terremoto”.

A Macao il vescovo Jose Lai Hung-seng sta per contattare tutti i sacerdoti perché invitino i parrocchiani a donare denaro; la Caritas locale ha già predisposto un conto per la raccolta di fondi.

In Corea del Sud la Conferenza episcopale ha già inviato 50 mila dollari, 20 mila per lo Sri Lanka, 10 mila per India, Indonesia e Thailandia. Mons. Nicholas CheongJin-suk, arcivescovo di Seoul, ha diffuso un messaggio a tutti i cattolici coreani chiedendo loro di offrire aiuto alle vittime del terremoto: la diocesi ha già inviato 30 mila dollari in Sri Lanka.

La Caritas del Giappone ha donato 100 mila dollari alla sezione internazionale e avviato una raccolta fondi in tutte le 16 diocesi del paese. “Sebbene la raccolta per il terremoto di Niigata [che 2 mesi fece 40 morti e 2700 feriti] non è stata ancora ultimata” afferma mons. Isao Kikuchi, direttore della Caritas, “abbiamo chiesto l’aiuto della gente per questa situazione di emergenza”. (LF)

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