11/04/2025, 09.49
COREA DEL SUD
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Il sindaco di Seoul vuol raccogliere il testimone di Yoon tra i conservatori

Dopo l’impeachment del presidente coreano, il Partito del potere popolare si prepara a scegliere il suo nuovo candidato per le elezioni del 3 giugno. Il sindaco della capitale, Oh Se-hoon, potrebbe essere il favorito alle primarie, che si terranno il 3 maggio. Oh punta sulla sua esperienza amministrativa e su un’agenda conservatrice. Intanto l’opposizione ha ufficializzato la candidatura di Lee Jae-myung, attualmente in testa ai sondaggi.

Seoul (AsiaNews) – Dopo la rimozione dall’incarico del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, messo in stato d’accusa dal Parlamento per aver imposto la legge marziale, è iniziata la corsa all’interno del Partito del potere popolare (PPP) per trovare un nuovo candidato alla presidenza. Una scelta che verrà presa dalla formazione politica conservatrice in occasione delle primarie, fissate per il 3 maggio, a un mese esatto dalle elezioni, in programma il 3 giugno, mentre Lee Jae-myung, leader del Partito democratico, ha formalizzato ieri la propria candidatura. 

Lee, 61, già oppositore di Yoon alle votazioni presidenziali del 2022, ha dichiarato di volersi impegnare a risolvere le disuguaglianze economiche, che, a suo avviso, sono una delle principali fonti di conflitto sociale, degenerato poi nei tumulti politici degli ultimi mesi. Nonostante il coinvolgimento in una serie di procedimenti penali, al momento il leader dell’opposizione risulta essere il candidato preferito da oltre il 30% della popolazione. I dati dei sondaggi raccolti questa settimana hanno inoltre mostrato Lee in vantaggio di oltre il 50% su tutti i candidati conservatori che si sono proposti a ricoprire la carica presidenziale. 

All’interno del PPP, però, si sta facendo strada un candidato che ha molte più probabilità di raccogliere il testimone di Yoon Suk-yeol: Oh Se-hoon, attuale sindaco di Seoul, dovrebbe nei prossimi giorni formalizzare la propria partecipazione alle elezioni. Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa Yonhap, Oh intende presentare la sua candidatura in un "luogo simbolico" legato alle politiche a favore dei meno abbienti che il sindaco avrebbe attuato nella capitale. 

Oh è al suo quarto mandato come sindaco di Seoul, avendo ricoperto la carica dal 2006 al 2011 e poi di nuovo a partire dal 2021. Negli ultimi anni ha promosso iniziative volte a trasformare Seoul in un hub turistico e commerciale, sfruttando la popolarità della cultura coreana. Il progetto ha preso il nome di Seoul Vision 2030, un piano per fare di Seoul una delle cinque città più competitive al mondo, aumentando gli spazi verdi e l’utilizzo di nuove tecnologie. 

Tuttavia, alcune sue politiche di revisione urbana avevano generato controversie. In seguito alla semplificazione delle norme urbanistiche per incentivare la costruzione di alloggi, Oh è stato criticato per non aver affrontato adeguatamente la disuguaglianza abitativa, in particolare nei quartieri più poveri. 

Nel 2011, invece, si era dimesso dopo aver proposto un referendum sulla distribuzione di pasti scolastici gratuiti. Per il suo partito sarebbe stato più efficiente donare i pasti solo ai bambini meno abbienti, mentre le forze progressiste proponevano di estendere il programma a tutti gli alunni. Dopo 10 anni, però, Oh è andato incontro a una sorta di rinascita politica, secondo gli osservatori, rafforzando la propria posizione all’interno del PPP. 

Sul fronte dei diritti civili, Oh ha espresso posizioni conservatrici, dichiarando di non essere d'accordo con l'omosessualità e opponendosi alla celebrazione del Seoul Queer Culture Festival nelle aree centrali della capitale. In ambito di sicurezza nazionale, ha manifestato il suo sostegno allo sviluppo di armi nucleari da parte della Corea del Sud come deterrente nei confronti delle minacce nordcoreane. ​

La candidatura di Oh si inserisce in un contesto politico già affollato. Han Dong-hoon, ex leader del PPP che ha sostenuto l’impeachment contro Yoon, ha annunciato la candidatura ieri, unendosi a Ahn Cheol-soo e Kim Moon-soo, ex ministro del Lavoro. Anche Hong Joon-pyo ha rassegnato le dimissioni come sindaco di Daegu per tentare la scalata all’interno del partito. 

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