Il primo ministro Prachanda dà le dimissioni
Annuncio dato ieri con un discorso messo in onda. Afferma di voler rispettare accordi con il Congresso nepalese. Alcuni credono che questo cambiamento potrebbe “portare confusione” alla politica in Nepal.
Kathmandu (AsiaNews) – Il primo ministro nepalese “Prachanda” Pushpa Kamal Dahal ha annunciato le sue dimissioni con un discorso mandato in onda dal suo ufficio ieri pomeriggio. Il motivo del ritiro è il rispetto di un accordo di condivisione del potere firmato con il principale partner di coalizione, il Congresso nepalese. Alcuni ora si chiedono se la scelta dei tempi possa mettere a rischio la seconda fase delle elezioni prevista per il 14 giugno.
Prachanda, accusato in passato per i crimini di guerra commessi durante il conflitto civile (1995-2006), ricopre il mandato di premier dall’agosto scorso con il supporto del Congresso nepalese.
Prachanda ha riferito che la leadership del prossimo governo sarà affidata al presidente del Congresso nepalese Sher Bahadur Deuba. Fino al completamento del processo, il primo ministro uscente continuerà a espletare le sue funzioni.
Ricordando i buoni risultati del suo governo, Prachanda ha dichiarato di voler interrompere “decadenza della moralità nella politica nepalese, dove gli accordi scritti restano incompiuti”.
Il nuovo governo, il 25mo in 27 anni, sarà responsabile del completamento della seconda fase di elezioni locali, che dovrebbero anticipare le elezioni nazionali da tenersi entro la fine dell’anno. La scelta del nuovo leader potrebbe richiedere alcuni giorni, considerando in parlamento nessun partito ha la maggioranza assoluta.
Secondo alcuni, questo potrebbe mettere a rischio le elezioni locali. Hari Sharma, un tempo consigliere del presidente e analista politico, commenta: “Senza dubbio ha seguito l’accordo politico, ma il momento in cui ha deciso di farlo mette in dubbio la prossima fase delle elezioni locali. Ciò confonde le persone e il corso politico in Nepal”.
Da parte sua, Prachanda ha affermato di voler “continuare ad essere attivo per l’elevarsi del Paese e del popolo come politico, parlamentare e cittadino” e che i suoi “sforzi per l’unità nazionale e il consenso continueranno sempre”.