Il presidente di Singapore da papa Francesco verso il viaggio di settembre
Ricevuto in udienza in Vaticano. Nel colloquio sottolineata l'importanza della città-Stato come luogo di armonia tra le religioni. Intanto da domani sull'app della comunità cattolica di Singapore sarà possibile richiedere on line i biglietti per la Messa del 12 settembre al National Stadium. Attesi gruppi di fedeli anche dalle diocesi della vicina Malaysia.
Città del Vaticano (AsiaNews) - A poco più di due mesi dal viaggio apostolico che lo vedrà fare tappa anche nella città-Stato del Sud-est asiatico, papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza privata in Vaticano il presidente di Singapore, Tharman Shanmugaratnam. In questi giorni Tharman si trova a Roma per una plenaria del Gruppo dei 30 ospitata dalla Banca d'Italia e una riunione della Commissione globale sull'economia dell'acqua. Questi impegni istituzionali sono stati così l’occasione per vivere in Vaticano un anticipo dell’attesa visita che vedrà Francesco a Singapore dall’11 al 13 settembre, divenendo il terzo pontefice dopo Paolo VI nel 1970 e Giovanni Paolo II nel 1986 a recarsi in questo importante crocevia dell’Asia.
Trattandosi di un’udienza privata, la Santa Sede non ha diffuso alcuna nota sull’incontro. Ma è stato Tharman stesso a raccontare in un post su Facebook che Francesco gli ha parlato della necessità di porre fine alle guerre e ai conflitti che attraversano il mondo, con “l'immensa sofferenza umana che continuano a infliggere”. Hanno anche discusso dell'armonia interreligiosa, che è “più importante che mai”. “Ho condiviso i continui sforzi di Singapore per preservare quest'armonia tra le nostre numerose fedi - scrive il presidente - sia attraverso gli impegni della leadership che le attività sul campo”.
“Nel tradizionale scambio di doni - continua ancora Tharman - papa Francesco mi ha regalato un calco in bronzo raffigurante due mani che si stringono, una donna con un bambino e una nave di migranti, sullo sfondo del colonnato di San Pietro nella Città del Vaticano. Con una descrizione semplice e profonda: 'Riempiamo le nostre mani con altre mani'”. “Non vediamo l'ora di accogliere papa Francesco durante la sua visita di Stato a Singapore nel settembre di quest'anno”, conclude il presidente.
Intanto a Singapore avanzano i preparativi per la visita avrà il suo momento culminante nella Messa che papa Francesco presiederà il 12 settembre nel National Stadium. Da lunedì 24 giugno e fino al 31 luglio i cittadini di Singapore che lo vorranno potranno richiedere i 40mila biglietti per partecipare alla celebrazione attraverso l’app diocesana myCatholicSG. La registrazione è gratuita, personale e non cedibile e la partecipazione è aperta anche ai non cattolici. Nel caso le richieste dovessero superare il numero dei posti disponibili si procederà a un sorteggio, con una lista di attesa per chi in prima battuta dovesse rimanere escluso. La notifica della disponibilità del biglietto arriverà direttamente sull’app durante il mese di agosto e ciascuno dovrà confermare la propria presenza entro il 31 agosto, in modo da fare spazio ad altri in caso di impedimenti sopraggiunti nel frattempo. Vi saranno anche altri posti appositamente riservati per anziani e disabili, per i quali sono state mobilitate direttamente le parrocchie.
La Messa a Singapore sarà un momento importante anche per altre comunità cattoliche del Sud-est asiatico. Una quota aggiuntiva dei posti del National Stadium sarà destinata infatti a gruppi provenienti dal Brunei e dalle diocesi della vicina Malaysia, la cui Chiesa nella sua storia non è mai stata visitata da un pontefice. Anche in questo caso i biglietti vengono gestiti direttamente dalle diocesi, che con quella di Singapore formano la Conferenza episcopale locale.
Accanto alla logistica, altrettanto importante è la preparazione spirituale alla visita di papa Francesco, sulla quale insiste molto il card. William Goh, arcivescovo di Singapore. La diocesi ha diffuso una preghiera specifica da recitare in vista della visita, nella quale si auspica che la presenza del papa “possa riunire i cattolici nella fede, nell'amore, nella speranza e nella missione, affinché, come Chiesa, possiamo portare l'unità in un mondo diviso e polarizzato, diffondendo la Parola di Vita a tutti”.
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