18/03/2011, 00.00
NEPAL
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Il presidente del Nepal pronto a difendere i cristiani da attentati e violenze

di Kalpit Parajuli
In un incontro con il nunzio apostolico mons. Pennacchio, il presidente ha assicurato pronte misure per evitare attacchi contro le comunità cristiane. Segretario del Consiglio dei ministri: “In uno Stato laico deve prevalere il rispetto della libertà religiosa”.
Kathmandu (AsiaNews) – Continua in Nepal il dibattito sul rischio di attentati e violenze contro le minoranze religiose.  La mancanza di sicurezza preoccupa soprattutto cattolici e protestanti, già in passato bersaglio di attacchi da parte degli estremisti indù. Ieri, in occasione delle presentazione della credenziali degli ambasciatori,  il presidente del Nepal si è detto pronto a difendere le minoranze da possibili attentati e violenze da parte di gruppi radicali. All’incontro era presente anche mons. Pennacchio che nei giorni scorsi aveva espresso la sua preoccupazione sul rispetto dei diritti dei cristiani in Nepal.

Rajendra Dahal, portavoce del presidente Ram Baran Yadav, ammette che in questi mesi vi è stato un incremento dell’attività dei gruppi estremisti indù. Tuttavia assicura che”il presidente è attento ai diritti di cattolici e cristiani e ha dato speciali direttive alla forze di sicurezza per proteggere le comunità da eventuali attentati”.

In difesa delle minoranze si è espresso anche Madhav Prasad Ghimire, segretario del Consiglio dei ministri. Egli sottolinea che la sicurezza è un diritto di tutti i cittadini.  “Cristiani e cattolici – afferma - devono essere rispettati così come le altre minoranze religiose. In uno Stato laico dovrebbe prevalere l’attenzione alla libertà religiosa”.     

Il conflitto interno al governo tra comunisti e maoisti non ha permesso finora la nomina di un ministro dell’Interno e ha lasciato la polizia senza fondi per indagini e operazioni contro criminali e gruppi terroristici.

Di recente la polizia ha sventato una serie di attacchi del Nepal Defence Army (Nda), gruppo estremista indù, contro chiese cristiane ed edifici pubblici. La mente era Ram Prasad Mainali ex leader dell’Nda, arrestato nel 2009 e responsabile di diversi attentati tra cui quello contro la cattedrale dell’Assunzione di Lalitpur (Kathmandu). Questi gestiva dal carcere l’intera rete criminale ed estorceva denaro a uomini d’affari e politici cristiani e indù con la minaccia di attentati sanguinari contro chiese ed edifici pubblici. A tutt’oggi le indagini sono ferme e  secondo fonti locali vi sono altri membri del gruppo che stanno portando avanti le operazioni per futuri attacchi.

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