Il presidente afghano Ghani scampa a un attentato: 30 morti in due esplosioni
Entrambi gli attacchi sono stati rivendicati dai talebani. Ashraf Ghani doveva partecipare a un comizio in vista delle elezioni del 28 settembre. L’evento si è svolto lo stesso, nonostante i morti e i feriti.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente afghano Ashraf Ghani è rimasto illeso questa mattina in un attentato ad un comizio elettorale a Charikar, capitale della provincia di Parwan a pochi chilometri da Kabul, che ha provocato almeno 26 vittime. Ghani era atteso per presentare il suo programma per le prossime elezioni presidenziali che si terranno il 28 settembre. Sempre questa mattina, in un altro attentato a Kabul, vicino l’ambasciata statunitense, sono morte altre 3 persone, portano a circa 30 il bilancio giornaliero di vittime in una guerra che continua a mietere civili e bambini.
Entrambe le esplosioni sono state rivendicate dai talebani. L’attentatore kamikaze è arrivato al comizio elettorale del presidente poco prima del suo discorso. A bordo di una motocicletta, egli si è fatto esplodere vicino ad un posto di blocco militare, provocando anche più di 30 feriti. Il portavoce del presidente ha fatto sapere che l’evento è continuato dopo l’incidente.
Nelle ultime settimane i miliziani armati hanno alzato il tiro, portando a termine numerosi attacchi suicidi. I leader islamici si rifiutano di dialogare con il governo del Paese, che essi ritengono un “fantoccio” nelle mani degli Stati Uniti.
Al tempo stesso, sono naufragati tutti gli ultimi tentativi di pacificazione in un territorio martoriato da 18 anni di guerra. Dopo la “road map per la pace”, che tante speranze aveva suscitato, i negoziatori Usa avevano acconsentito al ritiro di oltre 5mila soldati americani; ma alla fine il presidente americano Donald Trump ha definitivamente azzerato tutte le possibilità di dialogo, cancellando un meeting straordinario nella sua residenza di Camp David – che doveva rimanere segreto – tra lui e i talebani.