Il movimento dei Non allineati per il dialogo e la pace a Mindanao
Manila (AsiaNews) – Partire dal dialogo tra Paesi e persone di fedi differenti per risolvere i conflitti del globo e fermare la proliferazioni delle armi di distruzione di massa. È questo lo scopo della due giorni d’incontri sul dialogo interreligioso, pace e sviluppo organizzata dal Movimento dei Paesi non allineati (Nam), organizzazione internazionale che riunisce i 118 Paesi non allineati con le principali potenze mondiali.
L’evento dal titolo “Non – Aligned Movement Mìnisterial meeting on Interfaith Dialogue and cooperation for Peace and development”, si apre oggi a Manila e durerà fino al prossimo 18 marzo.
Raphael Seguis, responsabile dei negoziati in corso tra governo filippino e Moro islamic liberation front (Milf) afferma che l’incontro organizzato dal Nam “è una grande possibilità per le Filippine, soprattutto per i nostri sforzi nel promuovere il dialogo religioso a Mindanao”. La regione a maggioranza musulmana è da quarant’anni preda del conflitto tra ribelli islamici ed esercito e ha provocato negli anni migliaia di morti e oltre 750mila profughi.
Seguis cita come esempio di dialogo l’esperienza del Forum dei vescovi e degli ulema, nato a Zamboanga (Mindanao) su iniziativa della Chiesa cattolica. L’organizzazione coinvolge 22 vescovi cattolici, 24 leader musulmani e 18 pastori protestanti. Essa è attiva da oltre 20 anni nel promuovere il dialogo tra le varie fedi partendo dalla collaborazione della gente e non solo tra organi di Stato. Lo scorso 6 marzo a Kuala Lumpur (Malaysia) governo e Milf hanno ripreso i negoziati dopo circa 6 mesi di stallo.