Il governo trattiene metà dei salari quale “donazione volontaria” per opere pubbliche
Dushanbe (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità del Tagikistan hanno chiesto ai residenti della capitale Dushanbe la “donazione volontaria” di parte dei loro salari per finanziare la costruzione dell’impianto idroelettrico Rogun. L’idea è stata lanciata il 29 aprile dal sindaco Makhmadsaid Ubaidullayev. Ha calcolato che se ogni cittadino dona metà dello stipendi di maggio e giugno, saranno raccolti circa 10 milioni di dollari. Certo della risposta positiva, ha indicato alle imprese pubblici di trattenere il 50% di ogni stipendio. E gli esperti ritengono che quasi tutti faranno queste “donazioni”: hanno paura di future rappresaglie contro chi si rifiuti, specie contro le ditte private.
Lo scorso gelido inverno l’energia elettrica è mancata nell’intero Paese ed è stata razionata anche nella Capitale. Esperti obiettano però che 10 milioni servono a poco, dato che per completare l’impianto Rogun lo stesso governo ritiene necessari almeno 550 milioni e altre stime parlano di 1,5 miliardi di dollari.
Il Tagikistan, peraltro, è uno dei Paesi più poveri della regione. Il ministro del Lavoro Shukurjon Zukhurov ha detto di recente che oltre la metà della popolazione è sotto la soglia della povertà (ha meno di un dollaro al giorno per vivere), il salario minimo mensile è di 20 somoni (circa 6 dollari) e quello medio di 213 somoni (circa 60 dollari). Peggiori i dati delle Nazioni Unite, che ritengono i due terzi della popolazione sotto la soglia di povertà e parlano di circa 550mila tagiki malnutriti e almeno 260mila bisognosi di immediata assistenza. La situazione attuale è più dura del solito, dopo un gelido inverno che ha anche colpito i raccolti e con una rapida inflazione (+19,7% nel 2007), anche per gli aumenti mondiali del costo degli alimenti. Nelle scorse settimane i campi di cotone e cereali del sud del Paese sono stati invasi dalle locuste: hanno devastato circa 76mila ettari di coltivazioni e altri 200mila sono in pericolo.
Nonostante la penuria di servizi essenziali, come l’energia elettrica, il debito pubblico è salito dai 683 milioni di dollari del 2005 a 1,2 miliardi, rispetto a un bilancio annuale di circa 700 milioni. Il governo è stato spesso accusato di corruzione: il Fondo monetario internazionale il 30 aprile ha chiesto di poter controllare le attività della Banca nazionale del Paese, che accusa di avere stornato in modo fraudolento decine di milioni di dollari di prestiti internazionali.
04/04/2022 08:59