Il governo apre ad una “pausa umanitaria” per soccorrere i civili
di Melani Manel Perera
La dichiarazione giunge dopo una riunione informale del Consiglio di sicurezza dell’Onu in cui gli Usa hanno accusato Colombo di bombardare la no-fire-zone, e le Tigri tamil di usare i civili come scudi umani.
Colombo (AsiaNews) - “Il governo dello Sri Lanka è pronto per una ‘pausa umanitaria’ nella zona del conflitto ed acconsente all’ingresso di una unità di crisi internazionale a patto che questa aderisca strettamente alle modalità indicate dallo Sri Lanka”. Keheliya Rambukwella, portavoce del ministero della Difesa, ha dichiarato la disponibilità dell’esecutivo di Colombo ad una sospensione momentanea delle attività militari per favorire il soccorso ai civili intrappolati nella zona di guerra.
L’apertura del governo giunge dopo una riunione informale del Consiglio di sicurezza dell’Onu, svoltasi il 27 marzo, in cui gli Usa hanno accusato Colombo di non mantenere la promessa di evitare bombardamenti sulla no-fire-zone, e denunciato che il Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte) continua ad usare i civili come scudi umani tenendoli in ostaggio nell’area teatro del conflitto.
La possibile sospensione momentanea delle attività militari giungerebbe dopo ripetuti appelli della comunità internazionale e soprattutto dei cristiani e della società civile dell’isola. Da mesi infatti vescovi cattolici e anglicani insieme a attivisti dei diritti civili e rappresentanti della Croce rossa internazionale denunciano le condizioni disperate dei profughi intrappolati dalla guerra il cui numero è stimato tra le 150 mila e 200 mila persone.
Rambukwella sottolinea che già a gennaio l’esecutivo guidato da Mahinda Rajapaksa di era detto disponibile ad una tregua di 48 ore resa però impossibile dai ribelli tamil che non avevano sospeso le attività militari. Il portavoce del ministero della difesa ha affermato inoltre che l’esercito ha sospeso le incursioni aeree e l’utilizzo di artiglieria pesante per evitare violenze sui civili, ma ha anche sottolineato che questo espone i militari agli attacchi dei ribelli Ltte che “stanno usando questa scelta per avvantaggiarsi attaccando le forze di sicurezza nascondendosi dietro i civili”.
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