14/08/2014, 00.00
RUSSIA - UCRAINA
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Il filo-russo Onufry è il nuovo metropolita di Kiev

di Nina Achmatova
Eletto ieri dal Sinodo dei vescovi, la sua intronizzazione è prevista per il 17 agosto. Patriarcato di Kiev: è la fine del dialogo per creare un'unica Chiesa ucraina slegata da Mosca.

Mosca (AsiaNews) - Il Sinodo della Chiesa ucraina, fedele al Patriarcato di Mosca, ha eletto il suo nuovo primate: il vescovo  di Chernovtsy e Bukovina, Onufry (Berezovsky) è ora il metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina, dopo aver retto ad interim la sede dal febbraio scorso, in seguito all'aggravarsi delle condizioni di salute di Vladimir (Sabodan), morto il 5 luglio.

Onufry, 69 anni, è considerato un conservatore vicino alle posizioni di Mosca e contrario all'integrazione europea dell'Ucraina. Ha vinto con 48 voti, superando i vescovi Antony - anch'egli ritenuto vicino alla Chiesa ortodossa russa - e Simeon, più vicino invece al presidente ucraino Petro Poroshenko.

Monaco come il suo predecessore, Onufry però non condivide con Vladimir l'idea del dialogo con la Chiesa ucraina-Patriarcato di Kiev, l'altra grande comunità ortodossa del Paese, non riconosciuta canonicamente e guidata dal patriarca Filarete, scomunicato da Mosca. E il Patriarcato di Kiev lo ha tenuto a sottolineare in un comunicato, diffuso poco dopo l'annuncio ufficiale dell'elezione: "La scelta di questo nuovo metropolita - si legge nel commento - dimostra di fatto che la maggioranza dei vescovi del Patriarcato di Mosca sono seguaci della dottrina aggressiva del 'mondo russo', che è stata la base ideologica dell'aggressione del Cremlino contro l'Ucraina, dell'occupazione della Crimea e del terrore nel Donbass". L'idea è quella della confederazione del russki mir (il mondo russo, appunto), che ha alla sua base il riferimento alla Rus' di Kiev, ritenuta culla della Russia moderna. Su questo punto, gli interessi del Cremlino coincidono con le aspirazioni del Patriarcato di Mosca, intenzionato ad assumere il ruolo di erede della tradizione cristiana orientale ed esercitare la sua influenza su quell'immenso spazio transnazionale, dominato dalla cultura russa e dalle tradizioni ortodosse.

Secondo il Patriarcato di Kiev, con Onufry si chiude la possibilità di portare avanti il dialogo per superare la divisione tra le comunità ortodosse e formare un'unica Chiesa ucraina locale, non più legata a Mosca. Ipotesi che stava prendendo forma più concreta sulla scia delle proteste del Maidan.

Diverse, invece, le reazioni in Russia. Il Patriarca di Mosca, Kirill, ha dato la sua benedizione a Onufry, mentre il segretario per le relazioni inter-ortodosse, l'arciprete Igor Yakimchuk, ha sottolineato l'importanza dell'"unità" dimostrata dal sinodo ucraino nella scelta del nuovo primate.

Il portavoce del Patriarcato di Mosca, Vladimir Legoyda, ha infine espresso la speranza che "l'elezione di Oufry, avvenuta a suo dire senza alcuna pressione esterna, ma solo per volere dello Spirito Santo, "porti alla tanto attesa pace civile in Ucraina".

L'intronizzazione del nuovo metropolita di Kiev è prevista per il 17 agosto. 

 

 

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