Il dialogo tra culture nell’incontro del Papa con Khatami
Città del Vaticano (AsiaNews) – Un “sereno dialogo tra culture” a servizio della pace e dello sviluppo dei popoli. E’ la sottolineatura che emerge dall’incontro, avvenuto questa mattina, tra Benedetto XVI e Seyyed Mohammad Khatami, già presidente dell’Iran, che sono stati a colloquio privato per una mezz’ora.
Il Papa e Khatami hanno naturalmente parlato anche del Medio Oriente e dei problemi dei cristiani della regione e dell’Iran in particolare. “In relazione alla situazione del Medio Oriente – informa in proposito un comunicato dellaSala stampa della Santa Sede - è stata ribadita la necessità di iniziative forti della Comunità internazionale - come avviene in questi giorni all’incontro di Sharm-el-Sheikh - in ordine all’avvio di un negoziato serio, che tenga conto dei diritti e degli interessi di tutti, nel rispetto della legalità internazionale e nella consapevolezza che occorre ricostruire la fiducia reciproca”.
“Le conversazioni – si legge ancora nella nota vaticana - hanno permesso di soffermarsi sull’importanza di un sereno dialogo tra le culture, inteso a superare le gravi tensioni che segnano il nostro tempo e a promuovere una fruttuosa collaborazione a servizio della pace e dello sviluppo di tutti i popoli. Si è accennato pure alle condizioni ed ai problemi delle comunità cristiane in Medio Oriente ed in Iran”.
L'ex presidente iraniano, al suo primo incontro con Benedetto XVI, era accompagnato da un seguito di cinque persone. Al termine del colloquio c'e' stato lo scambio dei doni: Khatami ha offerto al Pontefice una pubblicazione di pitture iraniane con immagini simboliche del tema della pace, mentre il Papa ha ricambiato con un'artistica penna dedicata ai 500 anni dei Musei Vaticani.
Nella sua odierna visita in Vaticano, Khatami si è successivamente incontrato con il segretario di Stato, il card. Tarcisio Bertone, accompagnato da mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Informalmente in Vaticano si sottolinea la positiva importanza della visita di Khatami, che avrebbe dovuto venire già nel novembre scorso e che fu rimandata in seguito alle reazioni islamiche al discorso di Regensburg, che peraltro lo stesso Khatami invitò a leggere interamente.
Oggi, prima di recarsi in Vaticano, l’ex presidente iraniano, che sta prendendo parte al convegno “Dialogo interculturale: una sfida per la pace” in corso alla Pontificia università gregoriana, rispondendo ad una domanda sulla sua visita al Papa aveva detto: “purtroppo le ferite di questo mondo sono molto ampie e non si posso chiudere facilmente ed un solo incontro forse non può bastare. Ma c'è uno sforzo comune per arrivare a chiuderle ed è uno sforzo nel quale poniamo tanta speranza”. “Spero che questo incontro – aveva aggiunto - ci faccia avvicinare per conoscere le sofferenze di questo mondo e fare sforzi comuni in futuro per poterle curare”.
Khatami ha parlato a lungo del rapporto tra Islam e Cristianesimo, delle reciproche “diffidenze”, spiegando che l'argomento di dialogo non sono “i precetti religiosi o i principi di fede”, ma piuttosto “le urgenze e le necessità vitali che nel nostro tempo sono diventate condizione imprescindibile per realizzare la pace e la giustizia nel mondo”.
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