23/01/2018, 09.21
RUSSIA
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Il culmine del Natale ortodosso: il bagno nelle acque gelide

di Vladimir Rozanskij

In tutto l’oriente cristiano, la festa del Battesimo del Signore, celebrata il 19 gennaio, ha più importanza perfino del Natale. Quest’anno vi è stata la “consacrazione degli oceani”: l’oceano Polare artico a Tiksi; l’Atlantico a Reykjavik; il Pacifico in Thailandia e a Primorje sul Mar del Giappone; l’oceano Indiano negli Emirati Arabi Uniti. La “ortodossia estrema” del bagno sacro di Vladimir Putin e della giornalista Ksenja Sobchak.

Mosca (AsiaNews) - Si sono concluse nei giorni scorsi le festività natalizie, con la grande festa del Battesimo (l’Epifania), che secondo l’antico calendario si celebra il 19 gennaio. In tutto l’oriente cristiano, questa festa ha un’importanza perfino superiore alla natività stessa di Cristo, che in origine si associava alla festa pagana del Sole del 25 dicembre; l’avvenimento che viene celebrato il 6/19 gennaio è quello del Battesimo di Gesù nel Giordano, la sua prima manifestazione messianica.

In Russia questa festa assume un tono particolarmente enfatico e popolare, essendo la data tradizionale del freddo invernale più intenso, le cosiddette “gelate del Battesimo”. L’associazione tra il bagno lustrale e la superficie ghiacciata delle acque viene così particolarmente sottolineata, inserendo al culmine della celebrazione liturgica un tuffo dentro l’apertura a forma di croce, praticata sulle lastre dei fiumi e dei laghi. Dalle decine di gradi sotto zero si passa quindi al relativo tepore custodito sotto il ghiaccio, segno della purezza incontaminata resa accessibile dalla presenza del Salvatore.

Acque benedette e oceani

Per tutta la settimana successiva, a partire dalla notte della festa, i russi si recano in chiesa per ricevere i contenitori di acqua benedetta, bottigliette e interi barili, per proteggere la casa e le proprietà dagli assalti del maligno. In questi giorni, la frequenza nelle chiese ortodosse assume proporzioni simili a quelle delle feste pasquali, quando i fedeli fanno benedire dai sacerdoti le uova e i dolci tradizionali. Quest’anno si sono recati alla preghiera sui ghiacci quasi due milioni di persone, con particolari apprensioni da parte degli organi di sicurezza: le temperature infatti non raggiungevano ovunque i classici -20/-30 gradi, e il ghiaccio era più sottile del solito. Oltre 30mila agenti hanno quindi organizzato le processioni in circa 4000 luoghi di sacra immersione, in oltre 300 città della Russia; tutto si è svolto senza incidenti. Solo un sacerdote a Ufa, in Bashkiria, è scivolato nell’acqua gelida con tutti i paramenti, ma è stato prontamente soccorso dal servizio d’ordine.

Il Patriarcato di Mosca ha inoltre organizzato quest’anno una spettacolare “consacrazione degli oceani”, contando sulla presenza ormai capillare di cappellani russi in ogni parte del globo. L’Oceano Polare Artico è stato benedetto nel villaggio di Tiksi, la cittadina più settentrionale della Jakuzia, sulle rive del mare di Laptev. Il parroco russo di Reykjavik, p. Timofej Zolotuskij, si è affacciato sull’Atlantico, mentre il Pacifico è stato consacrato sulla spiaggia del golfo del Siam in Thailandia, a Primorje sul Mar del Giappone e a Gertner, una cittadina russa della provincia di Magadan sul mare di Ochotsk. L’Oceano Indiano, infine, ha ricevuto la benedizione nel Golfo Persico, negli Emirati Arabi Uniti, dove la parrocchia è guidata dall’archimandrita Aleksandr (Zarkeshev). In questo modo, la Chiesa russa ha voluto estendere la forza purificatrice della preghiera per tutte le regioni del mondo.

Il bagno sacro dei vip

Il bagno nelle acque ghiacciate non è un obbligo, e solo una parte dei fedeli ha il coraggio di compiere tale gesto di “ortodossia estrema”. Di solito sono i parrocchiani di costituzione più robusta, a partire dai sacerdoti, ma non mancano le donne intrepide desiderose di comunicare alla santità delle acque gelide. Spesso le personalità più in vista - amministratori, politici e uomini di spettacolo - danno il buon esempio, aprendo la fila degli asceti-battezzandi. Come gli anni scorsi, non ha mancato l’appuntamento il presidente Vladimir Putin, del resto aduso alle dimostrazioni di virilità associate alla devozione. Putin ha visitato l’eremo di San Nilo presso il lago Seliger, poco più a nord di Mosca, a una temperatura peraltro quasi primaverile di soli 7 gradi sotto zero. Sui social network, i russi hanno esaltato il bagno presidenziale, notando anche che Putin si è fatto i segni di croce all’incontrario, “alla maniera dei cattolici”.

Ha fatto scalpore anche il bagno di un altro candidato alle elezioni presidenziali: la popolarissima giornalista Ksenja Sobchak, che si trovava nella città siberiana di Tomsk per un comizio. La Sobchak ha immediatamente diffuso su Instagram la sua impresa, rivelando di averla provata per la prima volta, per “misurare la propria capacità di resistenza” ai -40 gradi del fiume Malaja Ushajka: “È una sensazione che ti rimane per tutta la vita, e io amo la vita! C’erano con me moltissimi siberiani, poi ci siamo scaldati tutti insieme”, ha dichiarato la candidata, esprimendo anche lei la propria vicinanza alle emozioni e alle tradizioni del popolo. Sobchak non ha mancato peraltro di coinvolgere i suoi fan, che vedono in lei un’icona glamour:”Per quelli che andranno a cercare sui cataloghi il costo del mio costume, sappiate che l’ho comprato in un negozio di Tomsk a 1760 rubli” (circa 30 euro).

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