31/03/2017, 11.08
MALAYSIA-COREA DEL NORD
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Il corpo di Kim Jong-nam riconsegnato “alla famiglia”, insieme ai due sospetti nordcoreani

Kuala Lumpur e Pyongyang giunti ad un accordo: la salma e i sospetti riconsegnati in cambio della libertà a nove malaysiani tenuti in ostaggio nel Nord.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Il corpo di Kim Jong-nam, ucciso all’aeroporto di Kuala Lumpur, è stato consegnato oggi “alla famiglia”, ossia con ogni probabilità al fratellastro Kim Jong-un, sospettato di essere il mandante del suo assassinio. Un aereo dalla Malaysia ha fatto tappa a Pechino e poi si è diretto oggi a Pyongyang. Sullo stesso aereo viaggiavano due nordcoreani, sospettati di aver partecipato all’uccisione.

Kim Jong-nam è stato ucciso da un’indonesiana e una vietnamita che hanno spalmato il suo volto con un agente nervino molto potente. Le due donne sono in prigione accusate di omicidio. I due nordcoreani che hanno raggiunto Pyongyang sono Hyon Kwang-song, segretario dell’ambasciata della Nord Corea in Malaysia (adestra nella foto), e Kim Uk-il, impiegato all’Air Koryo (a sinistra della foto), la compagnia di bandiera del Nord. Secondo la polizia malaysiana i due – che si erano rifugiati nella loro ambasciata - sono implicati nell’aver progettato l’assassinio.

Ieri la Malaysia e la Corea del Nord hanno concluso un accordo: la consegna del corpo di Kim e dei due sospetti in cambio del ritorno in patria di nove malaysiani tenuti in ostaggio a Pyongyang.

Il premier malaysiano Najib Razak ha annunciato ieri che “a conclusione dell’autopsia sul defunto e dopo aver ricevuto una lettera da parte della sua famiglia che richiedeva il ritorno in Corea del Nord della salma, il medico legale ha approvato il rilascio del corpo”.

L’accordo di ieri conclude un braccio di ferro diplomatico fra le due nazioni. Alle accuse della polizia in Malaysia la Corea del Nord aveva risposto dicendo che essi stavano manipolando le prove.  Pyongyang non riconosce che il defunto è Kim Jong-nam, ma un nordcoreano di nome Kim Chol (il nome scritto sul suo passaporto).

Per la Malaysia vi sono almeno otto nordcoreani implicati nell’uccisione. La Corea del Nord, per rappresaglia, ha bloccato l’uscita di nove malaysiani che lavoravano nel Paese. A sua volta, la Malaysia ha cancellato le facilitazioni di visto per il Nord e espulso l’ambasciatore.

I nove ostaggi malaysiani sono giunti a Kuala Lumpur stamane.

Non è chiaro se la moglie e i figli di Kim Jong-nam, che vivono a Macao, siano d’accordo con il trasferimento della salma a Pyongyang.

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