Il clero indonesiano tra giovani e famiglie cattoliche, per promuovere la vita consacrata (Foto)
Negli ultimi anni, gli ordini religiosi presenti nel Paese hanno registrato un forte calo delle vocazioni. Sacerdoti, suore, religiosi e religiose accolti nelle case di fedeli delle province di West Kalimantan, Central Java e Yogyakarta. Hanno condiviso la testimonianza della propria vocazione ed alcuni aspetti della vita dedicata a Cristo.
Jakarta (AsiaNews) – In diverse regioni del Paese, il clero indonesiano si impegna a promuovere la vita consacrata tra i giovani e le famiglie della comunità cattolica, attraverso iniziative e programmi di sensibilizzazione. Tra il 20 ed il 23 aprile scorsi, in occasione della 55ma Settimana della vocazione, quasi un centinaio tra sacerdoti, suore, religiosi e religiose di 23 congregazioni locali, insieme ad alcuni seminaristi diocesani, hanno lasciato le loro residenze per trascorrere il proprio tempo tra i cattolici delle province di West Kalimantan, Central Java e Yogyakarta.
Negli ultimi anni, gli ordini religiosi presenti nel Paese hanno registrato un forte calo delle vocazioni. Rispetto alla fine degli anni Ottanta, quando il numero dei novizi poteva raggiungere le 20 persone, al giorno d’oggi superare quota sette è una grande sorpresa. Il programma di controllo delle nascite, noto in Indonesia come Keluarga Berencana (Kb) e praticato per decenni durante il mandato del defunto presidente Suharto (1967-1998) è una delle cause principali del fenomeno. La Chiesa è tuttavia impegnata nel tentativo di invertire la tendenza ed ha individuato una possibile soluzione nella “comunicazione diretta” e negli “incontri personali” con i fedeli.
È quanto ha avuto luogo presso la parrocchia della Sacra Famiglia a Kota Baru, Pontianak (West Kalimantan), per iniziativa dell’Ufficio parrocchiale per l’apostolato della famiglia. Lo scorso 22 aprile, le famiglie cattoliche locali hanno accolto con gioia nelle loro case 60 persone consacrate, che hanno condiviso con loro la testimonianza della propria vocazione ed alcuni aspetti della vita dedicata a Cristo. Agli incontri (foto), che hanno riscosso un grande successo tra i partecipanti, è seguita una festosa celebrazione eucaristica all’interno della chiesa parrocchiale.
P. Andreas Kurniawan (foto), sacerdote domenicano e tesoriere dell'arcidiocesi di Pontianak, ha in allegria “sfidato” giovani e bambini vestiti con tonache da suore e sacerdoti a seguire il loro percorso. Durante la sua omelia, il sacerdote ha sottolineato alcune delle sfide poste dalla società moderna, sottolineando come “la voce di Dio sia sempre più ignorata e sovrastata da voci più rumorose”. “Siamo incoraggiati ad avere una relazione intima con il Signore, attraverso la preghiera e gli altri, in modo da poter ascoltare la Sua voce delicata nei nostri cuori”, ha affermato p. Andreas.
Il West Kalimantan ospita quattro diocesi (Pontianak, Ketapang, Sintang, and Sanggau), dove la concentrazione di cattolici è maggiore rispetto alle altre provincie che compongono il Borneo indonesiano. Tuttavia, gli ultimi dati rivelano che a servire il vasto territorio dell’arcidiocesi di Pontianak e le esigenze pastorali dei circa 683mila cattolici locali vi sono solo 26 parrocchie, 97 sacerdoti, 317 suore e 48 religiosi.
A Klaten, nella provincia di Central Java, 19 suore della Congregazione delle figlie di Maria e Giuseppe (Pmy) hanno preso parte ad un’iniziativa analoga tra il 20 ed il 22 aprile, presso la parrocchia di St. Theresia Jombor. Suor Alfonsa Pmy racconta ad AsiaNews che, durante la tre giorni che si è conclusa con una messa, le suore hanno condotto diverse attività (foto), inclusi incontri “a cuore aperto” con i più giovani.
Da Yogyakarta, fratel Flavianus Ngardi Mtb racconta che, per celebrare la 55ma Settimana della vocazione, la parrocchia di St. Maria Assumpta Babarsari ha organizzato una solenne messa, durante la quale numerose persone consacrate hanno condiviso la propria storia personale. “Ho esposto la mia in sostituzione dell’omelia”, afferma il religioso. Come per tante suore e confratelli, una delle iniziali motivazioni che hanno spinto fratel Flavianus alla vita consacrata era lo stupore per le “interessanti e fuori dal comune” vesti che i sacerdoti erano soliti indossare durante le funzioni religiose e le occasioni pubbliche. Alla funzione hanno preso parte anche alcuni bambini vestiti da persone consacrate (foto).
(Hanno contribuito suor Maria Seba Sifc, suor Alfonsa Pmy e fratel Flavianus Ngardi Mtb)
05/05/2022 13:10