12/04/2006, 00.00
INDONESIA
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Il capo della polizia delle Sulawesi chiede di cancellare l'esecuzione dei tre cattolici

di Benteng Reges

La richiesta motivata dall'intenzione di interrogare Tibo e altri 10 presunti istigatori delle violenze a Poso. Cresce  la mobilitazione dei cristiani nel Paese.

Manado (AsiaNews) – Con una mossa inaspettata il capo della polizia delle Sulawesi centrali, brigadiere generale Oegroseno, ha annunciato che chiederà all'Ufficio del procuratore generale (Ago) di cancellare l'esecuzione di Fabianus Tibo, Dominggus da Silva e Marinus Riwu. I tre cattolici sono gli unici processati e condannati a morte per le violenze contro i musulmani, avvenute nel 2000 durante il conflitto interreligioso di Poso.

Fino a poche settimane fa Oegroseno continuava a ribadire che "tutto è pronto per l'esecuzione dei tre". La decisione di ieri ha seguito un incontro a porte chiuse tra il capo della polizia, membri dell'intelligence, Tibo e Yahya Patiro. Quest'ultimo è tra le 16 persone indicate da Tibo stesso come responsabili degli scontri del 2000.

"La cancellazione deve essere automatica – spiega Oegroseno – in quanto la polizia vuole interrogare Tibo e altri 10 sospetti". Il procuratore generale Abdul Rahman Saleh è, però, ancora deciso a non modificare il programma dell'esecuzione.

Intanto nel Paese si fanno più forti le proteste per salvare i tre cattolici, ritenuti vittime di un complotto del quale non si vogliono svelare le responsabilità.

Ieri a Manado, diocesi in cui rientra anche Poso, tremila cattolici, sostenuti dal vescovo, hanno dimostrato davanti all'ufficio del Procuratore generale delle Nord Sulawesi e al consolato delle Filippine. L'intenzione è quella di attirare sempre più l'attenzione internazionale sul caso per mettere "alle strette" il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, che deve decidere sulla seconda richiesta di grazia.

Il Peace Prosperous Party, di ispirazione cristiana, ha chiesto al vicepresidente Jusuf Kalla di intervenire. "Chiediamo di fare qualcosa, Kalla ha partecipato al Trattato di pace di Malino, che ha messo fine ai conflitti ad Ambon e Poso". La risposta di Kalla non fa ben sperare: "La condanna a morte è decisa, non c'è altro da fare".

Anche i politici cattolici della provincia di Nusa Tenggara Timur (Ntt), da dove provengono anche Tibo e i suoi compagni, si sono mobilitati e hanno inviato una richiesta di grazia a Susilo.

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