02/12/2023, 10.12
GIAPPONE - CINA
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Il boom dei cinesi benestanti che si trasferiscono in Giappone

In cerca di una vita migliore e con meno vincoli per le loro attività economiche colpite dalla crisi. Tokyo e Osaka rappresentano alternative allettanti rispetto a Singapore, dove i prezzi sono saliti alle stelle. Le ricadute sul mercato immobiliare giapponese.

Tokyo (AsiaNews) - Con la crisi economica sempre più cinesi benestanti cercano una vita migliore anche in Giappone. Le cause sono molte: le difficioltà vissute durante le restrizioni della politica zero-Covid, i controlli imposti dal Partito, il gelo nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, un ambiente imprenditoriale più difficile che in Occidente. Questo sta spingendo a guardare a Tokyo non solo le classi medio-alte cinesi, ma anche veri e propri magnati.

I cinesi costituiscono già oggi il gruppo più numeroso di stranieri in Giappone. Fino a poco tempo fa, i migranti cinesi tendevano ad essere studenti, stagisti, oltre ad appartenenti alla classe operaia. Ma i nuovi arrivati sono sempre più spesso ricchi ed esperti dal punto di vista finanziario e scelgono il Giappone dopo aver valutato i pro e i contro di altre potenziali destinazioni d’oltremare come Singapore e Bangkok.

La società di consulenza sulla migrazione degli investimenti Henley&Partners ha previsto in un rapporto di giugno che la Cina si classificherà al primo posto in termini di “fuga dal proprio Paese” di individui con un patrimonio netto di oltre 1 milione di dollari quest’anno, con 13.500 persone che emigrano.

Wang Yun, consulente capo dello studio legale giapponese Support Gyoseishoshi, ha affermato che sempre più cinesi arrivano nel Paese del Sol Levante con il visto da consulenti, manager aziendali o con il visto professionale da “straniero altamente qualificato”. Secondo Wang, “il costo e la difficoltà per i cittadini cinesi che cercano di recarsi negli Stati Uniti ora sono molto più alti. Inoltre, i prezzi per stabilirsi a Singapore stanno aumentando, quindi molte persone pensano che il Giappone sia un’opzione più ragionevole”.

Per questi nuovi migranti la meta preferita è Tokyo nella zona di Toyosu, un'area bonificata ed ex zona industriale, famosa per le sue viste mozzafiato sullo skyline della capitale. La popolazione cinese tra i 23 distretti di Tokyo ha subito un aumento di ben 16.297 residenti registrati tra gennaio e novembre 2023. Un consulente immobiliare che copre l'area stima che in alcuni condomini la percentuale di residenti cinesi raggiunga ormai il 20%.

I nuovi arrivati sono attratti dal rapporto costi-benefici dello spostarsi in Giappone. Una donna trentenne cinese residente nella Branz Tower Toyosu di Tokyo ha detto: "Se comprassi un appartamento di livello simile nella stessa posizione geografica a Pechino, costerebbe almeno 100.000 yuan (circa 2 milioni di yen) al metro quadrato". Poiché il prezzo di partenza per un'unità nella Branz Tower Toyosu è di circa 1,2 milioni di yen, l’acquisto in Giappone rappresenta un risparmio di oltre il 40%. Altri migranti cinesi preferiscono Osaka, dove l'affitto o l’acquisto di una casa è ancora più economico.

La società giapponese deve ancora inquadrare e confrontarsi con questa ondata di migranti e non ci sono ancora misure su come integrare i nuovi arrivati cinesi. A livello politico mentre i conservatori sono preoccupati per le conseguenze negative dal punto di vista della sicurezza, alcune correnti “liberal” ritengono che si tratti di un’opportunità per rivitalizzare la stagnante economia nipponica, con nuove idee e soprattutto nuovi capitali.

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