Il World Social Forum a Bombay, non riscuote interesse
Bombay (AsiaNews) - Si apre oggi a Bombay il World Social Forum, il summit internazionale che da quattro anni vede riunirsi organizzazioni non governative, intellettuali, attivisti pacifisti e no global per discutere di economia mondiale, diritti umani e globalizzazione. Dopo Porto Alegre, che ha sempre ospitato la manifestazione, la scelta di Bombay è significativa perché mira a un coinvolgimento maggiore del vasto e variegato continente asiatico, finora con una "rappresentanza" più marginale rispetto a quella europea e latino-americana. Sono attese circa 80 mila persone e molti ospiti di riguardo, come Shirin Ebadi, avvocato iraniano e Nobel per la Pace 2003, Mary Robinson, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati; Joseph Stiglitz, ex presidente della Banca Mondiale e Nobel per l'Economia; Ahmed Ben Bella, primo presidente dell'Algeria indipendente. Questi i temi da affrontare: occupazione americana in Iraq, OGM, sistema indù delle caste con particolare riferimento ai Dalit, gli intoccabili, che costituiscono un sesto della popolazione indiana e sono oggetto di discriminazioni e vessazioni. Il Social Forum si concluderà mercoledì, quando avranno inizio a Davor, in Svizzera, i lavori del World Economic Forum, il vertice mondiale nel quale autorevoli esponenti del mondo della politica, della cultura e dell'economia discuteranno di commercio internazionale e della povertà nel mondo.
Contrariamente all'attenzione che il World Social Forum ha sollevato in occidente, in India, ci spiega un missionario del PIME, la manifestazione è piuttosto sottotono e in massima parte ignorata dai media e dall'opinione opinione pubblica. (MR)
16/02/2005