Il Vaticano pubblicherà documenti sul genocidio degli armeni
Le carte che saranno raccolte in un volume sono tratte dall’Archivio segreto. L’annuncio in occasione della presentazione di una mostra che sarà aperta l’anno prossimo a Roma. Entro du o tre anni completata la sistemazione delle carte relative alla Seconda guerra mondiale e al pontificato di Pio XII.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il Vaticano sarà coeditore di un libro con documenti e testimonianze sul genocidio degli armeni. Carte tratte dall’Archivio segreto e che, nelle parole del responsabile della struttura, mons. Sergio Pagano, “mi fanno vergognare di essere uomo e, se non ci fosse la fede, mi farebbero vedere solo buio”.
L’annuncio di mons. Pagano, prefetto dell'Archivio segreto vaticano (nella foto), è venuto oggi, in occasione della presentazione della mostra “Lux in Arcana” che verrà aperta a febbraio dell’anno prossimo a Roma per illustrare uno delle raccolte di documenti più importanti del mondo, milioni di carte che si estendono per quasi 85 chilometri e che vanno dall’VIII al XX secolo.
L’illustrazione degli Archivi ha dato modo a mons. Pagano di dire, tra l’altro, che entro due o tre anni sarà completata la sistemazione delle carte relative alla Seconda guerra mondiale e al papato di Pio XII. Sarà poi il Papa a decidere se renderle pubbliche, come tutto lascia prevedere, o no.
Quanto al genocidio degli armeni, “se leggo i documenti delle procedure di tortura utilizzate dai turchi nei confronti degli armeni, provo un dolore e un orrore insopprimibili”. Secondo mons. Pagano, si descrivono soldati turchi che “scommettevano e giocavano a dadi tirando a indovinare il sesso del nascituro, che poi eliminavano con la baionetta una volta estratto dal grembo materno”.
La mostra presenterà naturalmente documenti meno sconvolgenti, ma di grande interesse storico. Tra i cento scelti, la Lettera dei membri della Camera dei lord inglese a Clemente VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII (1530); Il cosiddetto codice del processo di Galileo Galilei (1616-1633); La Lettera su seta di Elena di Cina a Innocenzo X (1650) e la Lettera su corteccia di betulla degli indiani d’America a Leone XIII (1887).
L’annuncio di mons. Pagano, prefetto dell'Archivio segreto vaticano (nella foto), è venuto oggi, in occasione della presentazione della mostra “Lux in Arcana” che verrà aperta a febbraio dell’anno prossimo a Roma per illustrare uno delle raccolte di documenti più importanti del mondo, milioni di carte che si estendono per quasi 85 chilometri e che vanno dall’VIII al XX secolo.
L’illustrazione degli Archivi ha dato modo a mons. Pagano di dire, tra l’altro, che entro due o tre anni sarà completata la sistemazione delle carte relative alla Seconda guerra mondiale e al papato di Pio XII. Sarà poi il Papa a decidere se renderle pubbliche, come tutto lascia prevedere, o no.
Quanto al genocidio degli armeni, “se leggo i documenti delle procedure di tortura utilizzate dai turchi nei confronti degli armeni, provo un dolore e un orrore insopprimibili”. Secondo mons. Pagano, si descrivono soldati turchi che “scommettevano e giocavano a dadi tirando a indovinare il sesso del nascituro, che poi eliminavano con la baionetta una volta estratto dal grembo materno”.
La mostra presenterà naturalmente documenti meno sconvolgenti, ma di grande interesse storico. Tra i cento scelti, la Lettera dei membri della Camera dei lord inglese a Clemente VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII (1530); Il cosiddetto codice del processo di Galileo Galilei (1616-1633); La Lettera su seta di Elena di Cina a Innocenzo X (1650) e la Lettera su corteccia di betulla degli indiani d’America a Leone XIII (1887).
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