Il Pakistan annuncia una “offensiva decisiva” contro i talebani
di Qaiser Felix
Operazioni militari nelle regioni tribali per eliminare Baitullah Mehsud, leader del gruppo che ha rivendicato gli attentati al Pearl Continental di Peshawar e alla moschea di Lahore. Jacob, segretario della Commissione Giustizia e Pace della Chiesa pakistana: Per vincere l’estremismo non bastano le azioni militari serve una mobilitazione comune della gente.
Lahore (AsiaNews) - Il governo del Pakistan annuncia una “offensiva decisiva” contro Baitullah Mehsud, capo di Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp), e la rete di estremisti ad esso collegata. Owais Ghani, governatore della provincia del North West Frontier (Nwfp), ha affermato che l’operazione vuole eliminare il leader talebano ed i gruppi che operano nella Federally Administered Tribal Areas (Fata).
L’annuncio dell’offensiva giunge a pochi giorni dai due attentati che hanno causato la morte di 19 persone al Hotel Pearl Continental di Peshawar, il 9 giugno, e quella di Sarfraz Naeemi, leader religioso anti-talebano ucciso da un kamikaze il 12 giugno nella moschea di Lahore. I due attacchi sono stati rivendicati dalla Ttp e già nella giornate di sabato 13 e domenica 14 le forze di sicurezza pachistane compiuto operazioni nella Nwfp e nel Waziristan che hanno causato la morte di 66 militanti talebani.
Peter Jacob, segretario esecutivo della Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Chiesa cattolica pakistana (Ncjp), condanna gli attacchi di Lahore e Peshawar, ma afferma: “Il governo avrebbe dovuto pensare prima che le conseguenze dell’offensiva lanciata a inizio maggio contro i talebani nella Swat valley non si sarebbero limitate alla Malakand division e si sarebbero estese in altre aree del Paese”
“Il terrorismo non è un problema semplice, ha molteplici facce - afferma Jacob – e l’estremismo non è un fatto limitato a certe aree perché i talebani hanno una penetrazione che raggiunge tutto il Paese”.
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