Il Ministro del Gujarat e la sua politica hindutva sono alla fine
Ahmedabad (AsiaNews) Narendra Modi, l'ultima icona color zafferano dell'Hindutva (induismo integralista), sta per essere cancellata. I capi del BJP (Bharatiya Janata Party) hanno ormai esaurito la pazienza verso il Ministro del Gujarat, tanto pubblicizzato sui poster delle elezioni.
Pressioni per rimuovere Modi crescono nel BJP e nel Rashtriya Swayamsewak Sangh (RSS) del Gujarat, ma anche a livello nazionale. Essi attribuiscono la sconfitta del BJP alle violenze avvenute nel Gujarat, che hanno spinto molte persone a votare contro. Nel 2002, in Gujarat, gruppi armati di indù fondamentalisti si sono scontrati con fedeli musulmani, uccidendo fino a 2 mila persone. La rimozione di Modi potrebbe avvenire presto: fra breve la Corte Suprema dovrebbe varare i procedimenti per giudicare le violenze di due anni fa.
In un'intervista esclusiva per AsiaNews, il vescovo di Ahmedabad, mons. Tomas Macwan ha detto che "la notizia della fine di Modi è una benedizione di pace per la gente dello stato. Le minoranze cristiane e musulmane sono felici. Sotto il regime del BJP la gente ha vissuto nella paura e nell'insicurezza". E ha aggiunto: "La maggior parte dei cittadini 'normali' si sente sollevata e contenta".
Il vescovo ha incontrato Modi solo nel gennaio 2003, dopo la sua consacrazione. L'incontro è stato un grande risultato: molti tentativi dei predecessori sono stati vani. Modi comunicò al vescovo la sua "preoccupazione" per ciò che succedeva nell'est dell'India, dove si diceva che la Chiesa converte "con la forza" tribali Adivasi e Dalit (fuori-casta), adescandoli con la promessa di un maggior benessere e offrendo educazione e cure mediche speciali. Modi affermò che per proteggere i cittadini del Gujarat, intendeva far passare una legge sulla Libertà di religione. Tale legge nelle sue parole doveva garantire "la libertà di religione proibendo le conversioni da una religione all'altra, se prodotte con la forza, o con lusinghe o con mezzi fraudolenti". La Legge conteneva anche paragrafi in cui si affermava che i preti e i religiosi possono convertire qualcuno solo dopo aver ottenuto il permesso delle autorità civili. Ma per fortuna la legge non è stata promulgata.
Il vescovo commenta: "Grazie alla preghiera e alle penitenze dei fedeli e dei preti del Gujarat, la Chiesa cattolica può tirare un respiro di sollievo e continuare la sua missione".
Nel suo Messaggio pasquale, il vescovo aveva parlato della situazione grave, ma aveva anche detto che nonostante l'apparente mancanza di speranza per le minoranze del Gujarat, Dio conosce le sofferenze del suo popolo.
Il vescovo faceva notare che il periodo delle elezioni coincideva con il periodo liturgico della Passione e della Resurrezione di Gesù. E incoraggiava i fedeli a non disperare e a pregare perché la giustizia trionfasse nel Gujarat. "La sconfitta del BJP al Parlamento conclude il vescovo - è stato un segno di Pasqua; la Pentecoste ci ha portato anche il dono della estromissione di Narendra Modi".
Al momento il presidente MV Naidu (del BJP) non ha fatto alcun passo ufficiale per la sostituzione di Modi. Ma le pressioni su di lui crescono perchè questo avvenga.