Il Jharkhand chiede aiuto alla Chiesa per l’emergenza siccità. Estremisti indù insorgono

L’associazione Rashtriya Swayamsevak Sangh accusa il governo di “perseguire una linea estremista che danneggerà la popolazione”. Per il presidente del Bjp è un “ tentativo di cristianizzare il Jharkhand” e accusa “il Congress di voler vincere le elezioni con l’aiuto della Chiesa”.

Ranchi (AsiaNews/Agenzie) - Lo Stato del Jharkhand chiede aiuto alla Chiesa cattolica per la distribuzione degli aiuti alimentari tra la popolazione colpita dalla siccità e la Rashtriya Swayamsevak Sangh, associazioni di volontari ispirata al nazionalismo indù, insorge.

TP Sinha, advisor del governo, ha incontrato il 30 agosto il card. Telesphore P Toppo, arcivescovo di Ranchi, chiedendo in modo formale il coinvolgimento diretto della Chiesa nel programma di Public Distribution System (PDS) che riguarda tutti e 24 i distretti dello Stato.

Nel periodo luglio-agosto il Jharkhand ha registrato una diminuzione del 26% delle piogge. A farne le spese sono soprattutto i piccoli contadini ed i tribali. Solo il 22% delle risaie hanno raggiunto la quota annuale di produzione. Interi villaggi si sono svuotati ed i loro abitanti hanno raggiunto gli slum delle città. Il governo ha stanziato oltre 2 milioni di dollari per rispondere all’emergenza alimentare che ha colpito buona parte della popolazione in cui il 52% vive sotto la soglia di povertà.

Mithilesh Narayan, presidente della RSS, accusa ora le autorità dello Jharkhand e l’Indian National Congress del premier Manmohan Singh . “Tutto il partito del Congress - afferma Narayan - ha la smania di assecondare la Chiesa per fare un piacere al suo presidente, Sonia Ghandi”. Il capo della Rss critica la scelta dell’amministrazione dello Jharkhand “di dare in appalto alla Chiesa una delle più importanti responsabilità dello Stato” e la accusa di “perseguire una linea estremista che danneggerà la popolazione”.

La RSS raccoglie numerosi gruppi di volontari attivi soprattutto nelle zone tribali. L’associazione indù considera il coinvolgimento ufficiale nel PDS degli organismi caritativi della Chiesa come un’approvazione dell’opera missionaria dei cattolici. Per Narayan si tratta di una indebita invasione di campo in un ambito come quello delle popolazioni i tribali che la RSS considera sua prerogativa esclusiva.

Critiche al governo sono arrivate anche dal Bharatiya Janata Party (Bjp). Raghuwar Das, presidente del partito nazionalista indù nello Stato, denuncia “il tentativo di cristianizzare il Jharkhand” e accusa “il Congress di voler vincere le prossime elezioni con l’aiuto della Chiesa”. Il governo dello Stato è commissariato da otto mesi e dovrebbe rinnovare le cariche nel febbraio 2010. Il Bjp, forte anche dell’affermazione alle ultime elezioni di aprile 2009, vuole anticipare le votazioni ad ottobre e accusa il Congress di allungare il commissariamento solo per riorganizzarsi in vista della chiamata alle urne.

La Rashtriya Swayamsevak Sangh annuncia una strategia per opporsi all’apertura dello Stato verso la Chiesa. Le autorità di Ranchi confermano la decisione di coinvolgere l’associazionismo cattolico e spiegano che essa rientra in un programma a più ampio respiro rivolto a tutte le Ong che possono collaborare nell’attuazione del PDS.

Interpellato sulla vicenda, TP Sinha afferma: “ Sono un amministratore e non un politico. Non ho problemi con la RSS o il Congress. Parliamo dei cristiani? Io ho coinvolto [nel PDS] anche Pradhan, una ong che appartiene alla RamakrishnaMission, perché dia il suo supporto e questo non ha generato polemiche come nel caso dei missionari cristiani”.