Il Buddha è nepalese: una conferenza mondiale per chiarire le origini del buddismo
Il 21 maggio si celebra il 2560mo anniversario della nascita del Buddha Gautama. Secondo la tradizione, il principe Siddhartha è nato a Lumbini, nel sud del Nepal. Il ministro del turismo nepalese ha chiesto di correggere le imprecisioni presenti nei libri scolastici, secondo cui il fondatore del buddhismo sarebbe nato in altri Paesi.
Kathmandu (AsiaNews) – Il governo del Nepal ha deciso di organizzare una conferenza internazionale per chiarire una volta per tutte che il Buddha e la filosofia buddista sono nate in Nepal. La conferenza si svolgerà a Kathmandu il prossimo 21 maggio, giorno in cui cade il 2560mo anniversario della nascita del Buddha Gautama. Il primo ministro nepalese Khadga Prasad Sharma Oli ha dichiarato: “C’è molta confusione sull’origine del buddhismo e sul luogo di nascita del principe Siddhartha Gautama. Questa conferenza ci aiuterà a diffondere in tutto il mondo la verità, cioè che il buddhismo è un prodotto del Nepal”.
Il prossimo 21 maggio i nepalesi festeggeranno in tutto il territorio il “Buddha Jayanti”, l’anniversario della nascita del fondatore del buddhismo. In Nepal la celebrazione è una festa nazionale, osservata da politici, funzionari di governo e istituzioni religiose.
Secondo la tradizione religiosa, Siddharta è nato nel 566 a.C. a Lumbini, nel sud del Nepal. Di famiglia nobile, ha vissuto nel palazzo Tilaurakot fino all’età di 29 anni. Fuggito dalla reggia del padre per osservare la realtà del mondo circostante, testimoniò la crudeltà della vita con tre incontri (un vecchio, un malato e un morto) che cambiarono la sua visione: a quel punto decise di abbandonare gli agi e le ricchezze e di dedicarsi alla vita ascetica.
Il premier Oli ha spiegato che il Nepal non è solo il luogo di nascita dell’Illuminato, ma anche la culla delle tre tradizioni del buddhismo (Hinayana, Mahayana e Vajrayana). Ananda Prasad Pokharel, ministro del turismo e dell’aviazione civile, ha reso noto di aver recapitato un invito ai leader mondiali – tra cui il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon – e ai capi religiosi del buddhismo in tutto il mondo.
Il ministro ha chiesto inoltre di correggere le imprecisioni presenti nei libri scolastici, secondo cui il Buddha sarebbe nato in altri Paesi. La Corea del sud ha fatto sapere di aver preso provvedimenti per eliminare l’errore storico.