01/07/2024, 10.58
VATICANO
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Il 20 ottobre la canonizzazione di Allamano e dei martiri di Damasco

​Nel concistoro ordinario pubblico di oggi fissata per la Giornata missionaria mondiale la cerimonia durante la quale a Roma saranno proclamati santi i francescani e i laici uccisi in Siria nel 1860 e il fondatore dei missionari della Consolata, sacerdoti e suore presenti oggi anche in Corea del Sud, in Mongolia, in Kazakistan e a Taiwan.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Dal prossimo 20 ottobre, domenica in cui quest’anno ricorre la Giornata missionaria mondiale, la Chiesa cattolica avrà 14 nuovi santi, tra cui i martiri di Damasco e il sacerdote italiano Giuseppe Allamano (1851-1926), fondatore dei missionari e delle missionarie della Consolata, istituti religiosi che svolgono il loro ministero anche in Asia. L’annuncio della data è stato dato oggi in Vaticano durante il concistoro pubblico per il voto su alcune cause di canonizzazione presieduto da papa Francesco. Insieme a loro verranno proclamate sante il 20 ottobre anche altre due religiose: la canadese Marie-Léonie Paradis (al secolo: Virginie Alodie 1840-1912), fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore della Santa Famiglia e l’italiana Elena Guerra (1835-1914), fondatrice della Congregazione delle Oblate del Santo Spirito.

Durante il concistoro è stata approvata ufficialmente anche la canonizzazione di Carlo Acutis, giovane italiano del nostro tempo, che univa la passione per l’informatica alla sua devozione per l’Eucaristia, morto nel 2006 all’età di 15 anni. Il comunicato sul concistoro precisa però che la sua canonizzazione avverrà “in data da destinarsi” e a questo punto appare probabile che possa avvenire in una delle celebrazioni giubilari dell’Anno Santo del 2025.

La proclamazione della santità dei martiri di Damasco - otto frati francescani e i tre laici siriani Francesco, Mooti e Raffaele Massabki, uccisi nel 1860 nell’ambito di una persecuzione contro i cristiani - rappresenterà un momento molto importante per la comunità cattolica del Paese, che ha vissuto nuove gravissime sofferenze in questi ultimi anni. Per quanto riguarda invece i missionari della Consolata fondati dall’Allamano, va ricordata in particolare la loro presenza in Asia in una frontiera di prima evangelizzazione com’è la Mongolia. A questa famiglia religiosa appartiene anche il card. Giorgio Marengo, il prefetto apostolico di Ulan Bator, a cui Francesco ha sorpresa ha conferito la porpora nel 2022, recandosi poi anche in visita l’anno successivo alla piccolissima Chiesa nella steppa che i missionari della Consolata servono con il loro ministero. La proclamazione della santità del fondatore sarà un’occasione particolare per richiamare a tutta la Chiesa quanto ancora nel XXI secolo resti un impegno fondamentale l’annuncio del Vangelo ad gentes.

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