Il 19 maggio 2017 elezioni presidenziali. I rischi per Rouhani
Il presidente è amato dagli iraniani per aver sbloccato i rapporti con la comunità internazionale. Ma le frange conservatrici mostrano i pochi benefici ricevuti. L’economia iraniana è ancora bloccata grazie agli Usa, che mantengono l’embargo sull’uso del dollaro nelle transazioni finanziarie.
Teheran (AsiaNews) – Il Consiglio dei Guardiani ha annunciato che il prossimo anno le elezioni presidenziali si terranno il 19 maggio. Hassan Rouhani, l’attuale presidente moderato, cercherà di avere un altro mandato.
Rouhani è riuscito a varare un accordo con le grandi potenze per frenare il programma nucleare iraniano e avere in cambio la cancellazione delle sanzioni economiche e finanziarie. La popolazione lo stima perché in questo modo l’Iran viene ad essere parte integrale della comunità internazionale. Ma le frange conservatrici – ayatollah e Guardie della rivoluzione – cercano proprio di evitare maggiori contatti e aperture fra il Paese e il resto del mondo, nel tentativo di mantenere il controllo sul Paese, sui monopoli economici e sul contrabbando.
Per questo essi puntano il dito ai problemi ancora esistenti dopo la firma dell’accordo, mostrando che l’Iran ha tratto solo pochi benefici.
A dar man forte – in modo indiretto – agli ayatollah vi sono gli Stati Uniti che tuttora bloccano l’uso del dollaro Usa in ogni transazione economica dell’Iran, mettendo in stand-by la valanga di contratti economici che l’Iran ha firmato nei mesi scorsi con Paesi europei e asiatici.
Se Hassan Rouhani non venisse rieletto il prossimo anno, sarebbe il primo presidente iraniano a non godere di un secondo mandato.