I vescovi cattolici accolgono positivamente il verdetto popolare
Mumbai (AsiaNews) Il segretario generale della Conferenza episcopale Indiana, mons. Percival Fernandez, vescovo ausiliare di Bombay, ha commentato per AsiaNews i risultati elettorali in India. Egli ha anzitutto citato la dichiarazione ufficiale della Conferenza Episcopale indiana in cui si afferma che "la Conferenza Episcopale Indiana (CBCI) accoglie con favore il verdetto della popolazione indiana delle elezioni del 14º Lok Sabha (la Camera Bassa del Parlamento), svoltesi di recente nel paese. Il CBCI spera che il verdetto preannunci una nuova era di armonia e pace sociale, giustizia economica e il rafforzamento dei rapporti con i nostri paesi limitrofi".
Il comunicato plaude all'organizzazione e al controllo delle elezioni che hanno permesso a 600 milioni di persone di esercitare il loro diritto di voto. "La Commissione elettorale del paese ha fatto un lavoro lodevole e riconosciamo il suo ruolo importante nel tenere le elezioni libere e giuste in tutta la nazione. Gli osservatori internazionali hanno ammesso che l'India è il grande esempio di un paese dove la vera democrazia esiste ed è messa in pratica".
Mons. Fernandez ha detto ad AsiaNews di essere molto compiaciuto della vittoria dei partiti laici e di essere felice della scelta di Sonia Gandhi come primo ministro dell'India. Aspettava da tanto tempo il ripristino dell'India laica e democratica. L da tropo tempo le minoranze cristiana e musulmana delle zone rurali vivevano nella paura, dato che il Bharatiya Janata Party (BJP)al governo non le appoggiava. Pratiche aspre del Rashtriya Seva Sangh (RSS) e del Vishwa Hindu Parishad (VHP) sono evidenti in molti casi di violenza e brutalità commessi contro le minoranze religiose. Il RSS e il VHP hanno alimentato l'odio, instaurando una cultura di timore e sospetto fra le comunità cristiane e musulmane.
Mons. Fernandez, in quanto vice presidente dell'Ufficio diocesano per l'istruzione, ha anche fatto notare che stava avvenendo una netta "zafferanizzazione [induizzazione] dell'istruzione". Secondo il vescovo, l'agenda del RSS mirava a diffondere la propria visione del mondo attraverso l'istruzione, soprattutto nella storia e nelle scienze sociali, cambiando i testi scolastici per esaltare le personalità che abbracciano le ideologie del RSS, e al contrario demonizzare il cristianesimo e l'islam. L'interferenza e le tattiche dure del governo nell'ammissione alle scuole e alle università e nella loro gestione hanno fatto dei responsabili delle istituzioni cristiane le prime vittime del terrorismo fondamentalista. Casi di violenza fisica e danni alla loro reputazione sono stati finora molto comuni. Tale ingiusta interferenza ha perfino influito sulla gestione del prestigioso Istituto indiano di amministrazione (IIM). Mons. Fernandez ha detto con chiarezza che in altri paesi l'istruzione è fiorita quando ha raggiunto l'autonomia ed è stata gestita da educatori professionisti e specialisti della materia.
La dichiarazione ufficiale della CBCI ha fatto eco ai sentimenti di molti, concludendo che "le aspettative verso il nuovo governo sono alte e la nostra speranza è che aumenti e che il governo faccia del suo meglio per la gente del nostro paese. La Comunità cristiana in India attende tempi migliori per il paese, per tutti i suoi cittadini, soprattutto per le minoranze, i poveri e gli svantaggiati. Dio benedica il nostro paese e i suoi leader!".
La vittoria a sorpresa del Partito del congresso - che subentra al partito indù del BJP - e l'elezione di Sonia Gandhi a primo ministro è stata definita un miracolo della preghiera da mons. Osco D'Penha, vescovo ausiliario di Bombay e coordinatore delle associazioni per i laici dell'arcidiocesi. (NC)
