21/02/2004, 00.00
IRAN
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I primi dati delle elezioni, "funerali della libertà"

Hanno votato anche i cristiani di Isfahan e le comunità ebraiche

Teheran (AsiaNews) – Ieri, gli iraniani si sono recati alle urne per eleggere i loro deputati al Majlis (parlamento). Il Majlis iraniano ha 290 seggi di cui 285 per i musulmani e 5 seggi per le altre minoranze religiose. Un seggio per gli ebrei, uno per i Zoroastriani e tre seggi per i cristiani. La chiusura dei seggi elettorali è stata posticipata di 3 ore dalle 18,30 alle 22,00, secondo Teheran Times "a causa della massiccia affluenza alle urne". Secondo molti analisti, invece, era per evitare "l'imbarazzo dovuto alla poca affluenza". Dati ufficiali del ministero dell'interno iraniano, parlano di una partecipazione del 47- 52% dei aventi diritto al voto ( 46 milioni di cittadini dai 15 anni in poi) mentre il Consiglio dei Guardiani fa salire la percentuale dei partecipanti a 55% (30% a Teheran). Lo spoglio delle schede è iniziato oggi e sarà completato domani. Lo spoglio delle schede in 91 seggi elettorali su 207 in tutto il paese, dimostra una netta vittoria dei conservatori con una proiezione che si agggira sui 2/3 dei seggi al Majlis. I conservatori cantano vittoria soprattutto nel sud,  per tradizione favorevole ai conservatori, e dove l'affluenza alle urne è stata alta. Alta partecipazione anche a Khozestan e Shiraz; nel Kurdistan e nel Kblushestan invece l'affluenza è stata molto bassa. Fonti cristiane hanno anticipato ad AsiaNews  che gli armeni, la più numerosa comunità cristiana del paese, hanno votato ad Isfahan e nel sud dell'Iran con un'affluenza del 30% degli aventi diritto, ed hanno eletto Robert  Baglarian. La comunità ebraica ha riconfermato Maurice Mutamad, con 2 mila 900 voti (su 3mila 900 aventi diritto al voto) , che era già deputato per un secondo mandato. Il quadro generale verrà reso noto domani quando averrà lo spoglio nelle grandi città e nella capitale Teheran. Ieri, il Moviemento Principale degli Studenti (MPS) ha fatto ricorso alle e-mail e agli sms, per invitare la gente a disertare le urne e a non prendere parte "ai funerali della libertà". L'ayatollah Jannati, ultra conservatore, ha chiesto alla gente di votare affermando "il vostro voto è una pallottola al cuore di Bush". Inviti a non boicottare le elezioni sono stati rivolti anche dalla Guida Suprema l'ayatollah Ali Khamenei e dal presidente Mohammed Khatami.(PB) 

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