I peshmerga curdi arrivano in Turchia per combattere a Kobane
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Un gruppo di almeno 150 peshmerga curdi dell'Iraq sono giunti in Turchia per combattere contro i miliziani dello Stato islamico che assedia la città di Kobane sul confine turco-siriano.
I combattenti curdi sono atterrati nella notte all'aeroporto di Sanliurfa. Un altro contingente è giunto al posto di frontiera di Habur, dirigendosi poi-verso il confine con circa 40 camion, carichi di armi pesanti. Il gruppo è stato accolto da migliaia di curdi turchi, che sventolavano bandiere curde.
I peshmerga erano attesi da oltre una settimana per andare in aiuto alla popolazione curda siriana, assediata da oltre un mese dallo SI.
Ankara ha dato il permesso per il loro arrivo solo una settimana fa, dietro pressione degli Stati Uniti e proibendo ai curdi turchi di andare a combattere in Siria. La Turchia teme che la collaborazione fra i vari gruppi curdi possa aiutare il Pkk, il Partito dei lavoratori, che combatte in Turchia per l'indipendenza ed è considerato un'organizzazione terrorista. Ma soprattutto, Ankara teme che dalla comune causa curda possa sorgere uno Stato curdo, disintegrando la Turchia (ma anche la Siria, l'Iraq e perfino l'Iran, dove sono presenti popolazioni di etnia curda).
In un'intervista diffusa ieri dalla Bbc, il premier turco Ahmet Davutoglu ha rintuzzato le critiche rivolte al suo Paese, secondo cui essa favorisce lo SI, pur essendo parte della coalizione anti-SI guidata dagli Usa. Egli ha spiegato che preferirebbe che Kobane venga presa e governata dalle forze siriane di opposizione moderata e non dai curdi.
Intanto, in Siria, le forze moderate di opposizione sono da tempo in lotta con i gruppi islamisti di opposizione ad Assad. Diversi villaggi della provincia di Idlib, finora nelle mani del Fronte rivoluzionario siriano, sono stati conquistati ieri dal Fronte di Al Nusra, il ramo locale di Al Qaeda. Secondo alcune testimonianze, negli scontri Al Nusra è stato aiutato dai combattenti dello SI.