I nuovi cardinali dell'Asia. Papa Francesco: testimoni di fraternità, comunione, unità
Nella basilica vaticana il concistoro durante il quale il pontefice ha imposto la berretta a 21 nuovi porporati. Diventano 37 i cardinali asiatici, tra cui 25 elettori. All'arcivescovo di Tokyo Kikuchi, presidente di Caritas Internationalis, il titolo di una chiesa romana di periferia. Per il neo-cardinale Koovakad una delegazione ufficiale inviata da Modi. il ministro Kurian: Francesco in India solo dopo il 2025.
Città del Vaticano (AsiaNews) - “L’avventura della strada, la gioia dell’incontro con gli altri, la cura verso i più fragili: questo deve animare il vostro servizio di cardinali”. È il messaggio che papa Francesco questo pomeriggio ha affidato ai 21 nuovi cardinali creati nel concistoro da lui presieduto nella Basilica Vaticana. Tra loro anche quattro volti delle Chiese dell’Asia: l’arcivescovo di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi, il vescovo di Kalookan nelle Filippine mons. Pablo Virgilio David, l’arcivescovo di Teheran-Isfahan dei latini mons. Dominique Joseph Mathieu e il siro-malabarese mons. George Jacob Koovakad, stretto collaboratore del pontefice nell’organizzazione dei viaggi papali.
A uno a uno – davanti all’altare della Confessione – il papa ha imposto la berretta color porpora e consegnato l’anello cardinalizio. "La parola cardine - ha detto il pontefice - ci richiama il perno su cui viene inserito il battente di una porta: è un punto fermo di appoggio, di sostegno. Ecco, cari fratelli: Gesù è il punto d’appoggio fondamentale, il centro di gravità del nostro servizio, il 'punto cardinale' che orienta tutta la nostra vita". “Posando il suo sguardo su di voi che provenite da storie e culture diverse e rappresentate la cattolicità della Chiesa – ha aggiunto ancora papa Francesco - il Signore vi chiama a essere testimoni di fraternità, artigiani di comunione e costruttori di unità. Questa è la vostra missione”.
Con i cardinali creati oggi diventano 37 i cardinali asiatici di cui 25 elettori su un totale di 253. Durante il concistoro ai nuovi cardinali sono stati consegnati i titoli e le diaconie, cioè le chiese di Roma loro assegnate dal momento che secondo la tradizione i porporati coadiuvano il papa anche nella guida della Chiesa dell’Urbe. All’arcivescovo di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi, che è anche presidente di Caritas Internationalis, è stato assegnato il titolo della parrocchia di San Giovanni Leonardi a Torre Maura, una periferia romana. Al presidente della Conferenza episcopale filippina, Pablo Virgilio David, quello della Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo nel quartiere Gianicolense. All’arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini Dominique Joseph Mathieu il titolo della chiesa di santa Giovanna Antida Thouret, le cui suore sono presenti anche in diversi Paesi del Medio Oriente e in Pakistan. All’indiano mons. George Jacob Koovakad, la diaconia della parrocchia di Sant’Antonio da Padova alla Circonvallazione Appia
Proprio in onore del neo-porporato originario del Kerala, con un gesto significativo il primo ministro indiano Narendra Modi ha inviato alla cerimonia una delegazione di alto livello a nome del Paese. Composta da sette membri è guidata dal ministro federale George Kurian, che è un cristiano siro.malabarese come il neo-porporato. Oltre a lui comprende l'ex ministro Rajeev Chandrasekhar, il deputato del Congresso Kodikunnil Suresh, il deputato Rajya Sabha Satnam Singh Sandhu, il leader del BJP Anil Antony, l'ex capo di Bharatiya Janata Yuva Morcha (BJYM) Anoop Antony Joseph e il portavoce nazionale del Bjp Tom Vadakkan.
Parlando a margine del concistoro il ministro Kurian ha ricordato che il premier Modi ha invitato ufficialmente il papa a visitare l'India. “Siamo stati informati - ha detto - che il papa durante tutto il 2025 sarà impegnato per le celebrazioni del giubileo e quindi viaggerà poco fuori da Roma. Quindi la sua visita in India avverrà dopo questa data”.
(ha collaborato Nirmala Carvalho)
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