16/09/2019, 05.41
RUSSIA
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I mongoli della Buriazia contro il sindaco e contro Putin

di Vladimir Rozanskij

Proteste contro il vincitore delle elezioni, Igor Shutenkov, accusato di brogli. Arresti e scontri con la polizia. Uno sciamano vuole andare a Mosca per “scacciare” Putin con speciali esorcismi.

Mosca (AsiaNews) – A Ulan-Ude, capitale della Buriazia, la repubblica dei mongoli nella Federazione russa, da qualche giorno è in corso un raduno di protesta per ottenere nuove elezioni del sindaco della città, e per sostenere l’iniziativa di uno sciamano che ha annunciato di voler andare a Mosca per “scacciare” Putin con speciali esorcismi.

La notte del 12 settembre scorso le forze dell’ordine hanno preso d’assalto un autobus sulla piazza, dove alcuni attivisti stavano trascorrendo la notte. Ai manifestanti arrestati potrebbe ora venire applicato l’articolo 318, col reato di resistenza a pubblico ufficiale. Secondo l’agenzia Taiga-info, l’assalto all’autobus è iniziato verso le 2 di notte. Dai video dei manifestanti si vede che la polizia ha usato spray al peperoncino, che ha provocato disagi alle persone. Una ragazza che stava riprendendo i fatti, Selmeg Baldanova, dopo aver perso conoscenza, è stata trascinata per i piedi, e ha subito un forte trauma sbattendo la testa sui gradini dell’autobus.

In tutto sono state arrestate 17 persone, come ha riferito il deputato comunista locale Tumen Dondokov, tra di essi vi è anche un altro deputato, Bair Tsyrenov. La polizia ha giustificato l’azione con l’ordine di chiusura della piazza, sebbene il raduno fosse stato autorizzato. Proprio in concomitanza delle proteste, sulla piazza sono iniziati i preparativi dei festeggiamenti per gli 80 anni della Vittoria delle armate mongolo-sovietiche sul fiume Khalkhin-Gol.

Dondokov e altri deputati vogliono rivolgersi al governatore Vjaceslav Nagovitsyn, quale garante della costituzione, e al presidente del Khural del popolo (il parlamento locale) Vladimir Pavlov, perché si avvii un’inchiesta parlamentare. Tutti i manifestanti, comunisti locali, contestano i risultati delle elezioni del sindaco, in cui ha vinto Igor Shutenkov, per i ripetuti e clamorosi brogli.

In tal modo, i mongoli russi si uniscono ai manifestanti di Mosca e di altre città, dove le proteste si concentrano sulle figure locali dei sindaci e dei governatori, che sono i terminali più accessibili del regime di Putin.

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