I "dolci della luna" con olio di scarto: la Festa di metà autunno piagata dagli scandali
Taipei (AsiaNews) - Il governo taiwanese ha ordinato alla ditta alimentare Chang Guann di richiamare tutti i prodotti - soprattutto i "dolci della luna" - che contengono olio in vendita nei mercati nazionali, in quelli di Hong Kong e della Cina continentale. La decisione è stata presa dopo la scoperta che la ditta avrebbe usato "olio di scarto" al posto di olio animale per produrre 782 tonnellate di prodotto. Se ingerito in larghe quantità, questo condimento può portare nausee ed emorragie interne, e può causare il cancro: esso è infatti ricavato dai rifiuti o dal grasso rancido dei suini.
L'ennesimo scandalo alimentare è nato ieri, quando la Food and Drug Administration di Taiwan ha reso noti i risultati dei test sull'olio usato per i prodotti di marca "Chuan Tung". Su tre tentativi effettuati, due sono falliti: contengono un livello tre volte superiore a quanto definito "accettabile" di benzopirene, un elemento chimico cancerogeno. Per questo, il governo locale ha fermato circa 1.000 negozi di alimentari e ordinato - per i prossimi 30 mesi - di controllare tutti i rivenditori presenti sull'isola.
Inoltre, Taipei ha "consigliato" a Hong Kong e Pechino di fare lo stesso con quei negozi che potrebbero aver avuto rapporti con ditta sotto accusa. L'ordine è però di difficile esecuzione. Il dott. Philip Ho Yuk-yin del Centro per la sicurezza alimentare di Hong Kong spiega infatti che la sua struttura ha telefonato a più di 100 imprenditori del ramo e mandato circa 10mila mail ai rivenditori. Di questi, soltanto "qualche decina" ha risposto al telefono e nessuno alle comunicazioni scritte.
Il termine "olio di scarto" è emerso per la prima volta in Cina nel 2010, quando un professore universitario di Wuhan ha rivelato che circa il 10% di tutto l'olio da cucina usato nel Paese era ricavato da rifiuti alimentari. Secondo He Dongping, docente presso il Politecnico di Wuhan, i ristoranti e i rivenditori di cibo avevano usato fino ad allora circa 3 milioni di tonnellate di olio di scarto ogni anno.
Lo scandalo è ancora più grave considerando che l'olio richiamato è usato da diverse ditte che producono mooncakes ("torte di luna"), i dolci tipici consumati durante la Festa di metà autunno a base di pasta di semi di loto. La celebrazione, festeggiata ieri in quasi tutti i Paesi dell'Asia orientale, prevede il ritorno in famiglia di centinaia di milioni di lavoratori: questi portano proprio i dolci tipici in regalo a genitori e figli. Impossibile, secondo le autorità, quantificare il numero di torte prodotte con l'olio di scarto e oramai già vendute e presumibilmente consumate.
Proprio l'uso di regalare mooncakes ha scatenato una ridda di polemiche in Cina continentale, relative però alla campagna anti-corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping. Per decenni, i funzionari comunisti di grado minore hanno speso molti soldi per confezioni di lusso (spesso "guarnite" con denaro contante) da regalare ai propri superiori. Per evitare il ripetersi di questa pratica, il Partito ha ordinato ai propri membri di non regalare e non accettare mooncakes.
Dopo le polemiche, i media di Stato sono corsi al riparo accusando "alcuni funzionari troppo zelanti" di aver "mal interpretato" le direttive centrali. Un editoriale del Quotidiano del Popolo di oggi recita: "Ci sono poche feste nazionali ogni anno, è normale voler fare un regalo al proprio staff e celebrare insieme. Questo non è collegato in alcun modo alla corruzione".
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