I cristiani in Nepal entrano in politica. Eletta prima donna cristiana
In precedenza non potevano partecipare alle elezioni. Crescono i partiti cristiani e la rappresentanza cristiana negli altri partiti. Vincono in alcune unità locali. Angela Tamang, indigena cristiana, è stata eletta vice-presidente del municipio.
Kathmandu (AsiaNews) – Fino a 10 anni fa esclusi dallo scenario politico himalayano, i cristiani stanno crescendo come forza politica: emergono i partiti a leadership cristiana, mentre i partiti non-cristiani li riconoscono come rappresentanti politici per ottenere il sostegno della popolazione cristiana.
Per la prima volta nella storia del Nepal, cristiani sono stati scelti come rappresentanti di alcune unità locali nella prima fase delle elezioni locali, tenutesi il 14 maggio.
Angela Tamang del villaggio Gangajamuna, municipalità nel distretto di Dhading, è stata eletta vice-presidente: “Appartengo alla comunità indigena dei Tamang. In passato venivamo discriminati, ma abbiamo perseverato a pregare Dio e nel nostro impegno a testimoniare il vangelo. Abbiamo una comunità cristiana molto forte qui. Vogliamo espanderla e servire Dio attraverso il servizio all’intera comunità”.
“Sono molto emozionata di aver vinto le elezioni, in quanto donna cristiana – continua Tamang – Ringrazio Dio per aver benedetto me e la nostra comunità. La mia preghiera e la grazia di Dio sono state le chiavi per la mia vittoria. Una donna indigena come me non avrebbe mai potuto sperare in un simile risultato se fossi stata indù. Dio ha tracciato il mio cammino e mi ha guidata”.
“Io servo l’intera comunità senza distinzione per la loro fede”, conclude.
Tamang è una dei rappresentanti cristiani eletti per la prima volta nelle elezioni locali del Nepal. Ulteriori informazioni sulle elezioni devono comunque essere ancora diffuse.
Per C.B. Gahatraj, presidente della Federazione cristiana, “è una buona notizia per i cristiani che una donna abbia vinto e iniziato la sua carriera politica come cristiana. Ha incoraggiato altri cristiani a entrare in politica”.
Il leader del partito cristiano Rastriya Mukti Andolan (Movimento nazionale di liberazione), J.B. Shah, ricorda che “prima della laicità ci era vietato partecipare alla politica come cristiani”: “Queste sono le prime elezioni locali, dobbiamo ancora raggiungere con i Vangeli e la nostra identità cristiana le persone. Migliaia di persone aspettano di poterci votare. Siamo pronti per la seconda fase delle elezioni. Stiamo crescendo in fretta”.
“I problema che ancora abbiamo – aggiunge – è che dobbiamo essere uniti davanti a Dio. Ci sono cinque partiti cristiani. Quattro di noi hanno deciso di unirsi, ma il processo non è ancora completo perché ciascuno si dichiara capo. Fossimo stati uniti, avremmo vinto più unità locali”.