I 75 anni delle relazioni diplomatiche fra Vaticano e Repubblica di Cina
L’anniversario è stato celebrato ieri a Taipei; il 5 ottobre scorso in Vaticano presso la Pontificia università Urbaniana. Collaborazione fra Taiwan e Santa Sede sulle situazioni locali e mondiali di indigenza. Mons. Gallagher: La Santa Sede “vostro impegnato compagno nella famiglia dei popoli”. Il lavoro per la pace nello Stretto e nel mondo.
Taipei (AsiaNews) - Si è celebrato ieri nella capitale i 75 anni delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Cina (Taiwan) e la Santa Sede. Nella ricorrenza si è pure festeggiato il quarto anniversario dell’inizio del pontificato di papa Francesco. L’evento era organizzato insieme dalla nunziatura apostolica, dalla Conferenza episcopale regionale cinese (I vescovi di Taiwan) e dall’Università Cattolica Fu Jen.
Nell’auditorium dell’arcivescovado, alle 9.30 c’è stato anzitutto il saluto di mons. Slađan Ćosić (高德隆蒙席), Chargé d’Affaires della nunziatura apostolica, dell’arcivescovo di Taipei John Shan-Chuan Hung (洪山川總主教), che è anche presidente della Conferenza episcopale, della signora Anna Kao (外交部歐洲司司長高安女士), direttore generale del dipartimento del ministero degli Esteri per le relazioni con l’Europa e del Dr. Vincent Han-Sun Chiang (江漢聲教授), presidente dell’Università cattolica Fu Jen.
A Taipei….
Sono seguite tre interessantissime relazioni, proposte da suor Beatrice Leung (梁潔芬修女), docente e ricercatrice dell’università di lingue straniere Wenzhao delle orsoline a Kaohsiung, del padre Jac Kuepers (柯博識神父), vice presidente per la missione del nuovo ospedale dell’università Fu Jen e di padre Louis Gendron (詹德隆神父), decano della facoltà di teologia san Roberto Bellarmino di Nuova Taipei.
Suor Beatrice si è focalizzata sul lungo cammino delle relazioni tra Taiwan e il Vaticano, puntualizzando la ricchezza di contenuti e di collaborazioni a livello internazionale che “hanno sempre avuto come obiettivo l’aiuto alle situazioni di bisogno in molteplici luoghi del pianeta”.
P. Jac Kuepers ha passato in rassegna le statistiche attuali dell’attività dei cattolici a Taiwan in relazione alle situazioni di povertà (ospedali, scuole e attività sociali, ecc…), sottolinenando come l’impegno nel raccogliere risorse economiche e morali all’estero e sull’isola abbia portato a miglioramenti sostanziali e reale alleviamento delle situazioni di indigenza. “Questa missione non solo continua ma cresce di anno in anno”.
Infine padre Louis Gendron ha guidato i presenti in un percorso retrospettivo riguardante la missione di evangelizzazione non solo sull’isola, ma per l’intero mondo di lingua cinese: proprio questo taglio allargato ha offerto uno sguardo di grandi speranze e aspettative che sono cominciate nell’ultimo quinquennio con la presenza costante di studenti e docenti della Cina popolare nella facoltà teologica dell’isola. Le iscrizioni sono in crescita costante e addirittura le strutture richiedono un rinnovamento per far fronte alla richiesta. “Questo conferma la dinamicità dell’azione evangelizzatrice condotta dalla Chiesa nel mondo cinese”.
La pausa pranzo si è tenuta allo Shangri-La del Far Eastern Plaza Hotel (香格里拉遠東國際大飯店) con altre due prolusioni: la prima tenuta da mons. Adolfo Tito Yllana (易福霖主教), nunzio apostolico in Australia, che ha rinnovato il messaggio di collaborazione da parte di papa Francesco “con lo scopo di costruire ponti tra culture e persone di diversa provenienza”, e la seconda del ministro degli esteri David Tawei Lee (李大維部長), che ha sottolineato “l’importanza di relazioni volte alla crescita della convivenza umana con particolare attenzione a chi è svantaggiato”.
La giornata, ben condotta in varie lingue dal talentuoso padre Otfried Chan (陳科神父), si è poi conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Adolfo Tito Yllana nella parrocchia della Sacra Famiglia, al centro di Taipei.
… e in Vaticano
Le celebrazioni del 75mo anniversario a Taipei seguono di alcune settimane quelle avvenute a Roma, in Vaticano. Il 5 ottobre scorso nella Pontificia università Urbaniana, si è celebrato l’anniversario insieme alla festa della Repubblica di Cina alla presenza dell’ambasciatore taiwanese Matthew Lee e del Segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, mons. Paul Gallagher.
L’on. Lee “Noi teniamo molto all’amicizia con la Santa Sede e I nostri legami sono segnati da una stretta e crescente amicizia che si riflette nei nostri porgetti umanitari, negli scambi culturali, nei programmi educativi, dialogo interreligioso, visite mutue, promuovendo conferenze cattoliche internazionali, iniziative anti-riciclaggio di denaro, impegni contro il traffico di esseri umani, un ruolo come ‘Chiesa-ponte’[con la Cina] e la nostra dedizione a proteggere l’ambiente”.
L’ambasciatore Lee ha sottolineato che nei rapporti con Pechino “noi rimaniamo decisi nel seguire i seguenti principi per un pacifico impegno con il Continente: non cambiare le nostre promesse, non cambiare la nostra buona volontà, mai piegarci alle pressioni e non tornare al vecchio sentiero del confronto [armato]. Il nostro proposito è non solo mantenere la pace nella regione, ma anche incoraggiare la Cina a guadagnare una posizione come rispettata superpotenza”.
Anche mons. Gallagher ha ricordato la lunga storia di collaborazione fra l’isola e la Santa Sede, fra “la sfera civile ed ecclesiale in varie aree della vita sociale e culturale”, “nell’area dell’educazione, della ricerca scientifica, della promozione culturale, come pure in differenti iniziative per la cooperazione umanitaria, spesso sviluppate in situazioni di crisi”.
Egli ha anche ribadito “l’inutilità della guerra come modo di risolvere le controversie internazionali”, citando papa Francesco che di recente ha affermato l’importanza “di dissociarci dalle cosiddette ‘ragioni della guerra’”. E ha concluso assicurando che “la Santa Sede continuerà ad essere vostro impegnato compagno nella famiglia dei popoli, sostenendo ogni iniziativa che contribuisce al dialogo, promuove una vera cultura dell’incontro e costruisce ponti di fraternità e pace per il bene di tutti”.
11/07/2022 14:36