Hong Kong ripristina obbligo di visto per Eswatini, unico alleato africano di Taiwan
Fino ad oggi gli abitanti del regno conosciuto fino al 2018 con il nome di Swaziland potevano entrare a Hong Kong liberamente per soggiorni fino a 90 giorni, come accade per decine di altri Paesi. Nessuna motivazione ufficiale, ma il provvedimento arriva pochi giorni dopo il voltafaccia di Nauru che ha ceduto alle pressioni di Pechino abbandonando Taipei.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Hong Kong abolirà dalla prossima settimana l'esenzione dal visto per gli arrivi dall'Eswatini, il piccolo Paese africano conosciuto fino al 2018 come Swaziland che è l'unico Paese africano ad avere relazioni diplomatiche formali con Taiwan. L’annuncio è giunto dal Dipartimento per l’immigrazione della Regione autonoma speciale. Fino ad oggi i cittadini del regno di Eswatini potevano visitare Hong Kong liberamente per un massimo di 90 giorni come avviene per 170 altri Paesi a Hong Kong. Da martedì, invece, il visto sarà necessario anche per i cittadini dell'Eswatini che desiderano transitare all'aeroporto dell’ex colonia britannica.
Interpellato sulle motivazioni del provvedimento, il portavoce ha risposto che “il Dipartimento per l'immigrazione rivede di tanto in tanto la sua politica sui visti e apporta le modifiche necessarie per mantenere il controllo dell'immigrazione, facilitando al contempo la comodità del viaggio per i veri visitatori”.
Sta di fatto che la mossa contr Eswatini arriva pochi giorni dopo che un altro piccolo Paese – Nauru in Oceania – ha tagliato i legami con Taipei e stabilito formalmente le relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare cinese. E mentre Taiwan sta smentendo le voci secondo cui anche un altro piccolo arcipelago del Pacifico – Tuvalu - potrebbe presto fare altrettanto. Sono rimasti solo dodici gli Stati che riconoscono pienamente Taiwan e tra essi c’è la Santa Sede che tuttora riconosce l’ambasciatore di Taipei come il titolare delle relazioni diplomatiche stabilite nel 1942 con la Repubblica di Cina.