Hong Kong respinge rapporto Usa che critica la repressione delle libertà
Le altre notizie del giorno: in Bahrein condannati tre sciiti per aver discusso di Islam su YouTube. In Pakistan 12 persone sono morte per la calca durante donazioni di beneficenza. In India un corteo indù ha dato fuoco a una moschea. Human Rights Watch ha chiesto al Bangladesh di non procedere con il rimpatrio dei Rohingya in Myanmar. I mercenari della Wagner coadiuvati dal governo filo-russo del Burkina Faso.
HONG KONG
Oggi il governo di Hong Kong ha “fermamente respinto” un rapporto statunitense che critica la repressione delle libertà nella città. L'Hong Kong Policy Act Report del 2023, pubblicato dal Dipartimento di Stato americano, afferma che le autorità cinesi e di Hong Kong “hanno continuato a utilizzare la ‘legge sulla sicurezza nazionale' come base ampia e vaga per minare lo stato di diritto, i diritti e le libertà”. Ai sensi della legge, più di 230 persone sono state arrestate dal 2020.
BAHREIN
Tre membri della Al-Tajdeed Society, un’organizzazione che promuove la libera discussione delle questioni religiose, sono stati condannati a un anno di carcere dopo aver pubblicato una serie di video su YouTube che mettevano in dubbio le opinioni espresse da alcuni religiosi islamici. Jalal al-Qassab, Redha Rajab e Mohammed Rajab appartengono alla maggioranza sciita del Paese – mentre la famiglia regnante è sunnita - ma sono stati accusati di blasfemia anche da chierici sciiti.
PAKISTAN
Almeno 12 persone, tra cui cinque donne e tre bambini, sono morte ieri a Karachi per la calca durante una distribuzione di beneficenza. “Il denaro veniva distribuito tra le persone che vivevano in povertà. Oggi si era radunata una grande folla, che ha provocato una fuga precipitosa. Gli sforzi per controllare la folla hanno peggiorato le cose. Alcune persone sono annegate nel vicino ruscello, altri sono stati calpestati”, ha detto uno dei responsabili. L’inflazione in Pakistan - che non ha ancora adempiuto agli obblighi sul debito estero per ottenere un prestito dal Fondo monetario internazionale - è salita al 45% questa settimana.
INDIA
Ieri nella città di Biharsharif un corteo di indù che stava celebrando la festa di Ram Navami ha dato fuoco a una moschea. Anche un hotel, alcuni negozi musulmani e diverse auto parcheggiate in strada sono incendiate. Disordini si sono registrati anche a Sasaram e i servizi internet sono stati sospesi per due giorni in entrambe le città dello Stato indiano del Bihar. L’imam della moschea ha detto di essere stato colpito da una pietra lanciata dalla “folla Hindutva”.
MYANMAR - BANGLADESH
Human RIghts Watch ha chiesto al Bangladesh di sospendere il programma di rimpatrio dei profughi Rohingya ospitati nel campo di Cox’s Bazar. Secondo il gruppo per i diritti umani, i profughi sono stati costretti a incontrare rappresentanti della giunta golpista birmana per discutere di un progetto pilota che avrebbe riportato in Myanmar circa 1.000 rifugiati. Ma la situazione nel Paese non è sicura a causa del conflitto civile, con la giunta che continua a compiere massacri nei confronti dei civili.
RUSSIA – BURKINA FASO
I mercenari russi della Wagner si stanno concentrando su un altro Paese africano, il Burkina Faso, cercando di scacciare dal suo territorio i francesi, e già hanno fatto chiudere un giornale francese e costretto alcuni reparti militari ad andarsene, anche quelli che proteggevano l’ambasciata di Parigi dai terroristi, per ordine del governo filo-russo.
UZBEKISTAN
Le stelle della musica e dello spettacolo della Russia che sostengono la guerra non hanno più accesso al pubblico occidentale, ma hanno trovato spazio in Uzbekistan: a Taškent è stato organizzato un grande festival “Žara” (Calore), in cui è stato chiamato il “Battaglione Z” o “Banda di Putin”, composto da cantanti proibiti perfino in Azerbaigian e Kazakistan.
17/02/2024 08:58
12/02/2024 08:35