Hong Kong, rimosso il ‘pilastro della vergogna’ sul massacro di Tiananmen
Le notizie di oggi: col pretesto della pandemia la Cina blocca da un anno le visite ai prigionieri politici tibetani; il tribunale di Yangon ha condannato a morte oltre 90 persone dal golpe militare di febbraio; Colombo vuole saldare il debito petrolifero con l’Iran barattandolo col tè; leader radicali indiani vicini a Modi invocano la pulizia etnica delle minoranze, soprattutto musulmani.
HONG KONG
Nella notte è stato tolto il Pilastro della vergogna, celebre statua nell’università di Hong Kong che commemora il massacro cinese di piazza Tiananmen del 1989. La costruzione riproduceva corpi e volti insanguinati dei manifestanti pro-democrazia uccisi dalle autorità cinesi. I vertici dell’ateneo ne avevano ordinato la rimozione a ottobre. L’autore Jens Galschiot parla di gesto “brutale”.
MYANMAR
Dai primi di febbraio, quando la giunta ha preso il potere rovesciando il governo civile di Aung San Suu Kyi, nella regione di Yangon i tribunali militari hanno condannato a morte oltre 90 persone. Secondo stime della Assistance Association for Political Prisoners, l’esercito ha ucciso 1348 civili e ne ha arrestati 8131, la maggior parte dei quali fermati durante le proteste di piazza non violente.
CINA
Col pretesto del Covid-19, le autorità cinesi del Sichuan e del Qinghai impediscono ai familiari di visitare i prigionieri politici tibetani chiusi in carcere. Le restrizioni restano in vigore sebbene da oltre un anno non vi siano contagi nelle prigioni di Mianyang e di Minyak Yak-nga. Vietati gli incontri anche distanziati e separati da un vetro, proibita la consegna di cibo, vestiti o medicine.
SRI LANKA - IRAN
Lo Sri Lanka vuole saldare il debito con l’Iran sulle importazioni di petrolio barattandolo con del tè. La proposta è del ministro Ramesh Pathirana, il quale intende inviare merce per 5 milioni di dollari ogni mese, fino alla somma di 251 milioni. Colombo vive una grave crisi economica, acuita dalla pandemia di Covid-19 che ha affossato il turismo. La modalità non violerebbe le sanzioni Usa.
TURCHIA
La Turchia ha approvato per uso “di emergenza” il primo vaccino contro il Covid-19 di produzione interna. Il ministero della Sanità afferma che l’uso su larga scala di Turkovac, basato su un virus inattivato, dovrebbe partire entro la fine dell’anno. Il processo di produzione è iniziato nell’aprile del 2020, ma risultati positivi di studi pre-clinici sugli animali sono arrivati solo nell’ottobre scorso.
INDIA
I leader di alcuni gruppi di estrema destra, legati al governo del premier Narendra Modi, hanno invocato la “pulizia etnica” delle minoranze in India, in particolare i 200 milioni di musulmani. L’attacco è giunto durante un summit di tre giorni promosso da Yati Narsinghanand, leader Hindutva. Come esempio hanno citato le atrocità di massa del 2017 in Myanmar contro i Rohingya.
RUSSIA - STATI UNITI
Il primo round delle trattative tra Russia e Stati Uniti sulle garanzie di sicurezza si terrà all’inizio del 2022. È quanto ha assicurato il ministro degli esteri di Mosca Sergej Lavrov in un’intervista al canale televisivo RT. Per il capo della diplomazia russa “sono già state approvate le modalità del lavoro da svolgere insieme e gli americani hanno già nominato i responsabili degli incontri”.
GEORGIA
A Tbilisi si è svolta una nuova manifestazione del “Movimento Nazionale” a sostegno dell’ex-presidente Mikhail Saakašvili, per chiederne la liberazione. Migliaia di persone hanno sfilato con la pioggia e al gelo sul prospekt Rustaveli al centro della capitale. Una colonna di auto ha sfilato davanti all’ospedale militare di Gori per salutare il leader detenuto nel giorno del suo compleanno.
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20/05/2024 08:58
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